venerdì 23 ottobre 2015

L"EDITORIALE. Sannio, la tragedia deve far riflettere

CASAGIOVE. Numeri, vittime, danni e soprattutto, una domanda: cosa si poteva fare per evitare di assistere ancora una volta inermi ad una tragedia?


Alluvione, una parola che richiama alla mente scenari drammatici, quelli dell’Abruzzo, della Liguria, del Molise, del Lazio. Queste le Regioni, che anche solo parzialmente, sono state vittime inconsapevoli della furia e delle esondazioni di fiumi e torrenti.


Stavolta la Campania. Le devastazioni causate dal maltempo non hanno risparmiato, come tutti sanno, l’intera provincia beneventana. La nostra redazione, nell’esprimere piena solidarietà al popolo sannita che in questi giorni sta affrontando un’emergenza “prevedibile”, con tono sommesso e con una inevitabile rabbia sta tentando di far sentire la sua presenza utilizzando i mezzi che ha disposizione. Sembra che rispetto ad altre circostanze di calamità naturale, i mass-media di importanza nazionale non abbiano dato il giusto rilievo alle problematiche umane ed idro-geologiche dei beneventani. Ma il popolo campano non si è fermato ed ha risposto all’appello di aiuto lanciato attraverso l’avvio della campagna di solidarietà per salvare con un piccolo gesto lo storico pastificio Rummo. Dal carattere fortemente social è nato #SAVETHERUMMO, che ha fatto registrare un boom di vendite, e proprio in queste ore si sta attivando una nuova iniziativa legata alla grande azienda vitivinicola “Solopaca” dal nome #SPORCHEMABUONE: 80.000 bottiglie vendute a prezzo di costo.


Intanto mentre la magistratura sta aprendo fascicoli per capire le responsabilità di questa ennesima storia di inerzia politica e di assenza di sicurezza, squadre di volontari sono all’opera da giorni per assistere e sostenere i cittadini. Da qui ci ritornano in mente i numeri e i traguardi conseguiti dal Nucleo Comunale di Protezione Civile Casagiove, una realtà che si è distinta per le sue 11 Funzioni di Supporto, per il personale altamente qualificato e per le importanti iniziative in ambito sociale negli anni 2007/2009, ai tempi dell’assessorato di Michele Melone. La frequenza degli episodi di Emergenza ci mette spalle al muro. Non possiamo vivere pensando che qui, a casa nostra, siamo al sicuro. Non sono sufficienti le prove di evacuazione previste nei programmi scolastici. La cittadinanza tutta deve essere informata, sensibilizzata e preparata. Anni addietro il personale volontario, branca della nostra Protezione Civile comunale, era chiamato a frequentare periodici corsi di aggiornamento, vantava specializzazioni e qualificazioni, organizzava simulazioni idro-geologiche e promuoveva incontri che hanno riguardato i progetti inerenti il Piano di Emergenza Comunale. In più fu distribuito un opuscolo informativo alla cittadinanza. Tutto questo avveniva nel 2006. Oggi come ci si muove in ambito comunale? Può essere sufficientemente di aiuto ai cittadini  un’aerofotogrammetria del territorio comunale che ci indichi i “punti di incontro” in caso di emergenza? O sarebbe consigliabile ritornare di qualche anno indietro e riprendere in mano tutte le iniziative di promozione alla tutela e sicurezza ambientale promosse dalla Protezione Civile?


Noi crediamo che come in tutte le cose, bisogna essere preparati e siamo convinti che non sia affatto superficiale trasmettere una cultura alla sicurezza sin dalla tenera età. In questa sede e con i nostri mezzi, si chiede agli organi di competenza e, più in generale, all’intera classe politica che ci rappresenta di non assopirsi e di ricominciare a considerare il corpo della Protezione Civile come un organo di spessore e non solo di supporto civile davanti alle uscite delle scuole.



L"EDITORIALE. Sannio, la tragedia deve far riflettere http://www.vivicasagiove.it/notizie/leditoriale-sannio-la-tragedia-deve-far-riflettere/

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