giovedì 5 novembre 2015

4 novembre: toccante cerimonia a Maddaloni

Era tanto tempo che a Maddaloni non si assisteva ad una cerimonia così toccante e particolare. Negli ultimi tempi, questo genere di manifestazioni venivano svolte più per dovere che per puro e sentito senso di cittadinanza. Questa tendenza, dopo la cerimonia a cui abbiamo assistito, si può senza dubbio definire tramontata. Tutto questo è stato possibile grazie ad un accordo preciso tra il mondo politico, l’amministrazione comunale, il mondo scolastico, il Convitto Nazionale “G.Bruno”, e il mondo associazionistico, l’A.N.M.I.G. (Associazione Nazionale fra Mutilati ed Invalidi di Guerra) e l’U.N.A.C. (Unione Nazionale Arma dei Carabinieri) che ha generato una melodia di sentimenti che, anche se si ritenevano assopiti, si sono risvegliati più forti e con una nuova linfa vitale.


A Maddaloni la Festa delle Forze Armate e dell’Unità d’Italia è cominciata alle ore 9:30 nei pressi della Villa Comunale “F. Imposimato” dove, alla presenza dei labari del comune e dell’A.N.M.I.G., dei rappresentanti delle forze armate, e di un delegato del Sindaco, è stata posta una corona al cippo commemorativo che ricorda i caduti di Nassiriya.


Dopo la deposizione della corona, il corteo si è spostato a piazza della Vittoria, dove si è atteso l’arrivo del Sindaco, Rosa De Lucia, che aveva preso parte alla cerimonia tenutasi a Caserta. Dopo l’arrivo delle autorità, con l’aiuto dei volontari dell’U.N.A.C. guidati dal loro Presidente Dott.Gaetano Letizia, davanti al monumento ai caduti hanno preso posizione i ragazzi delle classi, di ogni ordine e grado (elementari, medie, superiori), del Convitto Nazionale, con la banda dell’Istituto stesso, e con in testa il Rettore Prof. Michele Vigliotti accompagnato dal Direttore S.G.A. Antonio d’Angelo.


Foto di Antonio Pagliaro (5) Foto di Antonio Pagliaro (7) Foto di Antonio Pagliaro (19)


Le foto sono state gentilmente concesse da Antonio Pagliaro


 


Il corteo ha poi mosso, incuneandosi in una piazza gremita, verso il monumento ai caduti dove, dopo l’alzabandiera e le note dell’Inno di Mameli, in una cornice di bandiere tricolori, sono state poste due corone: una da parte dell’amministrazione comunale, una da parte del Convitto Nazionale. Dopo il silenzio, eseguito da un componente della banda, e dopo il ricordo dei caduti evocato dalle note de “La leggenda del Piave”, hanno preso la parola, introdotti dal Presidente Provinciale dell’A.N.M.I.G. Cav. Salvatore Borriello, il Sindaco ed il Rettore.


“Mai come oggi sono particolarmente emozionata nel vedere la piazza piena – ha esclamato il primo cittadino – era tanto tempo che non si vedeva una partecipazione così importante ad un rito che si è tramutato in sostanza. Abbiamo fatto una scelta coraggiosa – ha poi continuato Rosa De Lucia – gli eventi non si posticipano”.


La parola è poi passata al Rettore del Convitto Prof. Vigliotti che ha sottolineato l’importanza educativa della cerimonia. “Il ricordo di tanti che perirono nello scopo di offrire unità e libertà alla nostra patria, deve essere l’esempio più alto per i nostri alunni, affinché diventino un giorno uomini e cittadini del domani. Abbiamo organizzato questa cerimonia – ha aggiunto il Rettore – con ferma volontà e noncuranti di diverse disposizioni”.


Dai due interventi è apparsa chiara e comune la critica alla disposizione della Prefettura per il 4 novembre che, accentrava, per la giornata delle Forze Armate e dell’Unità Nazionale, a Caserta ogni tipo di cerimonia. Secondo tale disposizione, ogni comune poteva svolgere la propria manifestazione in data 8 novembre.


Dopo gli interventi, un alunna del Liceo Classico, ha declamato la preghiera del soldato, risalente al 1915, anno dell’entrata in guerra del nostro paese.


Alle ore 11:00 la fila di autorità e scolaresche si è poi spostata all’interno della Biblioteca Comunale (ex Liceo Classico) per deporre un’altra corona al monumento dedicato a Carlo Scalera ed a tutti i giovani caduti nella Grande Guerra che in vita avevano frequentato il Convitto. Come illustra benissimo un articolo sul sito del Convitto Nazionale (http://www.cngb.it/cngb/images/monumentodiment.pdf) scritto dall’Educatore Prof. Antonio Pagliaro, il monumento fu inaugurato il 3 dicembre 1939 alla presenza di importanti autorità dell’epoca. I nomi di tutti i caduti sono riportati sulle lapidi del monumento, ma attualmente, come ha ricordato il Rettore, le lettere “sono del tutte usurate dal tempo”. Il Sindaco Rosa De Lucia ha voluto rassicurare gli intervenuti promettendo un sicuro intervento sulle lapidi.


Dopo la cerimonia ufficiale, il Presidente dell’A.N.M.I.G. Cav. Borriello, insieme ad altri soci, ha depositato una composizione floreale nella cappella dedicata ai caduti maddalonesi sita nella chiesa di Sant’Antonio.


E’ stata una cerimonia dal sapore antico, dove, nonostante le difficoltà, un popolo si è riunito per celebrare e ricordare i propri caduti, afferrando la consapevolezza di essere parte pulsante di un’entità molto più imponente: la nazione. Al Sindaco, al Rettore, al Direttore S.G.A., ai Presidenti delle due associazioni va riconosciuto il merito di aver riportate in auge un festività che ci rende orgogliosi di essere italiani.


 



4 novembre: toccante cerimonia a Maddaloni http://www.vivicasagiove.it/notizie/4-novembre-toccante-cerimonia-a-maddaloni/

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