mercoledì 4 novembre 2015

Casagiove: la riflessione amareggiata di un lettore "Città decaduta e politica assente"

Aristotele interviene per esprimere una sua riflessione sulla politica casagiovese.


“Stamattina sento la banda, corro alla finestra. Piccolo corteo, quasi triste, senza neanche il sindaco e, senza alcun collegamento apparente, la voglia di scrivere la mia rabbia nero su bianco è esplosa.  Quasi senza che io lo volessi. La mia non vuole essere una critica politica. Quelle le lascio fare ai politici appunto, all’opposizione, a chi fa questo di mestiere. La mia è una lettera aperta, una lettera del cuore. La lettera di una persona delusa, e questo dovrebbe, ma il condizionale è d’obbligo, far più riflettere, poiché dietro non c’è nessuna demagogia o voglia di protagonismo! La delusione è per le condizioni in cui versa la mia cittadina, la mia Casagiove. Il Comune, a mio avviso, dovrebbe funzionare come un’azienda! Si fallisce negli obiettivi prefissati, si viene meno alle promesse fatte? A casa! Senza troppi giri di parole. Se prendessimo in mano il programma elettorale del 2010  quanti punti non vedremmo rispettati? L’incapacità amministrativa è sotto gli occhi di tutti. Nessuno si offenda, forse molti saranno eccellenti in altri campi, ma nella gestione della cosa pubblica hanno fallito. Ormai siamo quasi a fine mandato, certo, un passo indietro che senso avrebbe ora. Maggio (o giugno) è vicino. Eppure io, fossi in loro, fossi il sindaco, proprio ora un esame di coscienza me lo farei! Non è stato fatto nulla di buono e di nuovo per nessuna delle fasce sociali. I bambini non hanno niente che sia a loro misura! Solo le parrocchie si sono attivate in tal senso, permettendo, a tutte le famiglie che avessero voglia di far partecipare i loro figli, la possibilità di usufruire di diverse attività, sia ludico/ricreative che di sostegno scolastico ed economico. (Quest’ultimo è un aspetto tutt’altro che minoritario: sono molte le famiglie che, del tutto anonimamente, tirano a campare di certo grazie agli aiuti parrocchiali e non comunali!) Vabbè, direte voi almeno nell’ambito scolastico critiche non se ne possono fare. Eh eh eh…Questa è la battuta del secolo! Su questo tema non ci vuole un velo pietoso, no, ci vuole una coltre pesante come il piombo! Le due scuole materne versano entrambe in uno stato pietoso! Una sopravvive tra una derattizzazione e l’altra. La seconda è stata abbandonata del tutto. I bimbi della Rodari vivono ospiti nella scuola primaria, con tutti i disagi che ne possono derivare, primi fra tutti quelli di una convivenza forzata tra alunni di età e percorsi pedagogico/scolastici totalmente differenti per approccio e metodo. I bimbi e le insegnanti della materna svolgono le loro attività quotidianamente come se si trovassero in chiesa! “Non diamo fastidio ai bimbi grandi, per carità!”. Già, per carità! Cambiamo discorso… Passiamo ai giovani: il nostro futuro ancora più prossimo! Cosa è stato fatto per loro? Silenzio di tomba, silenzio così assordante da far male ai timpani! NIENTE di NIENTE. Avevamo un palazzetto pubblico? Sì? Boh, forse. Comunque ora è gestito da privati. Fu svenduto, se non sbaglio, per due lire (non so precisamente per quale cifra, ma il canone mensile è sempre poca cosa rispetto a quello che è costato per costruirlo usando soldi dei Casagiovesi), senza il minimo sforzo per farlo rimanere usufruibile alle realtà sportive locali, scolastiche e non, ma comunque per farlo rimanere appunto pubblico! Ma all’amministrazione faceva tanto schifo l’idea di investire qualcosina nell’immediato per poi guadagnarci su un lasso più lungo e quindi comunque far entrare qualche soldino nelle casse comunali? Un’altra domanda che non avrà risposta. Cari giovani, non ho nient’altro da dire per voi. Non c’è nient’altro di cui parlare, ahimè! Passiamo agli anziani allora! Dai, almeno per loro sarà stato fatto qualcosa. Sì. In passato. Molto in passato. Recentemente NIENTE di NIENTE.                                                                                            


Orsù, qualcosa di positivo  avrà fatto quest’amministrazione! Sicuramente si  potrà dire che accanto a pezzi di città morti e dimenticati da anni ne siano sorti di nuovi? NO. Si potrà dire che le strade dissestate siano state rimesse a nuovo? NO. Si potrà dire che quella barzelletta di pista ciclabile sia stata regolarizzata e resa appunto ciclabile? NO. Si può dire che si sia fatto qualcosa per l’acquedotto e ora va tutto a meraviglia? NO. Si può dire che si siano creati spazi pubblici di aggregazione per bambini, giovani od anziani? NO. Si potrà dire che si siano ridotti i tempi di attesa per creare qualche nuova attività, qualcosa che crei occupazione, qualcosa che dia la voglia di vivere meglio in questa città, qualcosa che ti faccia dire: Oh! Sono orgoglioso di essere Casagiovese! No, no e poi no. Uh aspetta! Ma c’è il  “Casagiove Wi-Fi Free”! Dimenticavo questo regalone! Ecco, così, quando funziona, mi collego al sito del Comune e vedo se c’è qualche novità!”



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