“Star Wars: Episodio VII – Il risveglio della Forza”
Genere: Fantascienza, Avventura, Azione
Regia: J.J. Abrams
Sceneggiatura: Lawrence Kasdan, J.J. Abrams, Michael Arndt; basato sui personaggi di George Lucas
Cast: Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Harrison Ford, Domhnall Gleeson, Adam Driver
Anno: 2015
Durata: 135′
Trama:
30 dopo gli eventi di “Il ritorno dello Jedi”, seguiamo le vicende di tre differenti personaggi, Finn, Rey e Poe Dameron, fronteggiare una nuova minaccia al fianco di vecchie glorie direttamente dalla saga originale.
Recensione:
L‘evento cinematografico del 2015, o probabilmente dell’intero decennio. Sono molti i film attorno cui si può generare attesa e curiosità già settimane, mesi, anni prima della loro uscita, ma di una cosa si può star sicuri: nel bene o nel male, nessuno di questi film potrà mai solo lontanamente vantare di avere un seguito di appassionati pari a quello che ‘Star Wars‘ è riuscito ad accumulare attorno a sé negli ultimi 38 anni. Motivo principale per cui l’uscita di questo film in particolare era atteso con così tanta religiosità e impazienza sia dai fan più accaniti e conservatori che dagli spettatori casuali, curiosi di scoprire se il nuovo capitolo della saga sarebbe stato all’altezza dei suoi predecessori storici o sarebbe stato solo un patetico tentativo commerciale di riportare in vita una vecchia gloria del cinema di fantascienza.
Scopo principale di ‘Star Wars: Episodio VII – Il risveglio della Forza‘ è stato principalmente accontentare entrambi i tipi di spettatori, creando qualcosa di nostalgico ma allo stesso fresco e moderno. Già l’incipit è esplicativo: il film inizia con la classica musica che ormai tutti conosciamo, che accompagna le classiche scritte-spiegoni che ormai tutti conosciamo. J.J. Abrams, regista e sceneggiatore, non ha la minima intenzione di sovvertire un sistema ormai già conosciuto e ben collaudato, limitandosi a seguire quasi pedissequamente la formula preesistente, esattamente come è stato fatto per ben sei volte prima di lui: la sua vera bravura è stata nel farlo mantenendo una coerenza, una freschezza e un’apparente ingenuità di fondo. La trama ricalca molto più lo stile della trilogia originale (IV, V, VI) che quella prequel (I, II, III): più che concentrarsi su un’unica storia (che nel caso della trilogia prequel era quella di Anakin Skywalker), qui il racconto diventa corale, affidato alle sorti di vari personaggi che vanno continuamente intrecciandosi e slacciandosi. Ognuno dei caratteri dei nuovi protagonisti è interessante e ben delineato, dando buone prospettive per quelli che potrebbero essere i loro sviluppi nei capitoli successivi. I dialoghi e, più in particolare, i botta e risposta tra di loro sono estremamente coerenti, credibili, interessanti e soprattutto divertenti. Una delle caratteristiche principali di questo capitolo della saga è, infatti, quello di non prendersi mai troppo sul serio: differentemente dalla trilogia prequel e similmente a quella originale, l’intera pellicola è disseminata di momenti comici e ironici che alleggeriscono l’atmosfera generale, senza dimenticare, però, i momenti più cupi o drammatici, a cui viene riservato comunque il giusto pathos. Altri aspetti attraverso cui il film cerca di ricongiungersi con la sua controparte storica è sicuramente l’uso delle transizioni ‘a tendina’ da una scena a un’altra (tecnica narrativa a cui la saga ci ha ormai abituato), i riconoscibilissimi effetti sonori delle armi (con tanto di ‘Wilhelm Scream‘ come chicca per i più attenti), l’uso delle note frasi caratteristiche (prima fra tutte “Che la Forza sia con te” ma anche “Ho un brutto presentimento”, frase presente in ogni episodio dal ’77), fino agli effetti speciali. J.J. Abrams ha, infatti, concepito la maggior parte degli effetti speciali come pratici, fisici, e non realizzati al computer: dai paesaggi alle creature più fantasiose, quasi tutto è realizzato dal vivo, in maniera tale da dare al tutto un aspetto tanto retro quanto tangibile; basti pensare alla trilogia prequel, in cui un buona parte del film era generato esclusivamente da immagini al computer che rendevano tutto ‘plasticoso’ e patinato. Le uniche volte in cui il CGI è giustificato sono le spettacolari scene d’azione, nelle quali astronavi grandi come pianeti, esplosioni, combattimenti aerei ed astronavi che fanno esplodere pianeti sarebbero state abbastanza difficili da realizzare dal vivo, non senza la perdita di un numero imbarazzante di stuntmen. Le scene più tese, sia quelle drammatiche che puramente d’azione, sono comunque sorrette da una regia e un montaggio dinamici ed estremamente d’effetto, che riescono nel loro intento di mantenere lo spettatore incollato alla poltrona.
In definitiva: ‘Star Wars: Episodio VII – Il risveglio della Forza‘ è un buon prodotto, che riesce ad avere abbastanza novità da non deludere i progressisti ma allo stesso tempo strizzando continuamente l’occhio al passato per accontentare i conservatori. La sceneggiatura è sicuramente il suo maggior pregio, con personaggi simpatici e interessanti già dopo pochissimi dialoghi. Ma non per questo la regia e la fotografia non sono da considerare di altissimo livello, data comunque la bravura già consolidata del regista J.J. Abrams. In generale, è esattamente il tipo di film che vi aspettereste di vedere, nel bene e nel male.
Voto finale: 8-/10
SPOILER – PER CHI NON HA VISTO IL FILM LA RECENSIONE FINISCE QUI
Una delle sole cose che avrei da criticare a questo film è la struttura della sua trama. Il suo voler essere il più vicino possibile alla trilogia originale ha creato un evidente problema di fondo, che magari per molti sarà cosa di poco conto, ma che personalmente mi ha fatto un po’ storcere il naso: la trama di questo film è sostanzialmente la stessa dell’Episodio VI. “Dei personaggi diversi e apparentemente casuali vengono riuniti da eventi al di là della loro portata, si coalizzano e decidono di attaccare la grande astronave del nemico nel suo unico punto debole”. Mentre all’inizio la somiglianza sembra solo accennata, con l’avanzare della vicenda diventa quasi impossibile non fare il paragone. La filosofia di J.J. Abrams nella creazione di questo film è stata principalmente ‘Cavallo che vince non si cambia’.
Star Wars: Episodio VII – Il risveglio della Forza: (NO SPOILER) la recensione di Mauro Simonetti (dalla Rubrica ‘ViVi il Cinema’) http://www.vivicasagiove.it/notizie/star-wars-episodio-vii-il-risveglio-della-forza-no-spoiler-la-recensione-di-mauro-simonetti-dalla-rubrica-vivi-il-cinema/
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