venerdì 8 gennaio 2016

Lavori in quota per risanare copertura in amianto del CIAPI, lavoratori senza sicurezza sul posto di lavoro

SAN NICOLA LA STRADA – Il complesso immobiliare denominato ex CIAPI è di proprietà della Regione Campania e venne realizzato per ospitare una Scuola di Formazione Professionale. Attualmente ospita alcune strutture del Dipartimento di Matematica e Fisica della Seconda Università di Napoli, tra cui il laboratorio Circe (un acceleratore di particelle vero e proprio vanto per l’istituzione universitaria casertana) ma la maggior parte degli spazi, circa il 70%, è adibito a uso deposito. Negli anni ’60 le coperture delle strutture che ospitavano gli studenti dell’istituto professionale furono realizzate in amianto. Per i lavori di rimozione dell’amianto del CIAPI nel 2014 venne progettato un progetto definitivo, che rientrava nella categoria di manutenzione straordinaria, approvato proprio dalla Regione Campania (progettato dall’ingegnere Palladino e dagli architetti D’Angelo e Manduca) in collaborazione con il dipartimento di Matematica e Fisica della Sun, per un costo complessivo di oltre 4 milioni e 87mila euro che saranno coperti dai fondi europei di sviluppo regionale. Dallo scorso mese di agosto 2015, sono in atto i predetti lavori di bonifica. Nel caso dell’ex Ciapi, l’altezza del corpo con copertura a sheds varia dai 7 agli 8,60 metri per la struttura principale, e di circa 6 metri per quelle secondarie. L’intervento prevede il completo smaltimento, a seguito della rimozione delle coperture, dell’amianto e la sostituzione con una serie di pannelli solari in silicio che non modificheranno la sagoma sheds della struttura, salvaguardando nelle forme un edificio che, seppur privo di ogni valore architettonico e paesaggistico, rappresenta un esempio di “archeologia” industriale. Tuttavia, i lavoratori che operano “in quota” non rispettano le obbligatorie e necessarie misure di prevenzione dei rischi. Infatti, chi risiede al settimo piano del Parco SCCAC vede quotidianamente che i lavoratori non indossano il casco e non sono muniti neppure di imbragatura che li tiene ancorati ed evita la caduta e “camminano” sulla tettoia che si trova prima di salire per smantellare l’amianto. Chi è deputato alla loro sicurezza ? Prima di intervenire, l’ASL potrebbe visionare i lavori posizionandosi sul palazzo di fronte, altrimenti succede che il giorno della visita dell’ASL i lavoratori ed il responsabile del cantiere saranno tutti muniti di casco, imbragature, scarpe antiscivolo e quant’altro. Il D.lgs 81/08 considera lavori in quota tutte le “attività che, da chiunque esercitate e alle quali siano addetti lavoratori subordinati o autonomi, concernono la esecuzione dei lavori di costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione, risana-mento, ristrutturazione o equipaggiamento, la trasformazione, il rinnovamento o lo smantellamento di opere fisse, permanenti o temporanee, in muratura, in cemento armato, in metallo, in legno o in altri materiali, comprese le linee e gli impianti elettrici, le opere stradali, ferroviarie, idrauliche, marittime, idroelettriche, di bonifica, sistemazione forestale e di sterro. Le norme di prevenzione vigenti prescrivono la priorità dell’adozione di misure di protezione collettiva (parapetti, reti di sicurezza, ponteggi, ecc. …) rispetto a quelli individuali (D.P.I. anticaduta). Ad esempio, l’Articolo 148 – Lavori speciali, prevede che 1) Prima di procedere alla esecuzione di lavori su lucernari, tetti, coperture e simili, fermo restando l’obbligo di predisporre sistemi collettivi di protezione dei bordi, deve essere accertato che questi abbiano resistenza sufficiente per sostenere il peso degli operai e dei materiali di impiego. In pratica chi lavora in quota, in caso di copertura con rischio di caduta per sfondamento è obbligatorio l’uso di sistemi anticaduta (previa verifica del tirante d’aria).



Lavori in quota per risanare copertura in amianto del CIAPI, lavoratori senza sicurezza sul posto di lavoro http://www.vivicasagiove.it/notizie/lavori-in-quota-per-risanare-copertura-in-amianto-del-ciapi-lavoratori-senza-sicurezza-sul-posto-di-lavoro/

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