Tragedia in Catalogna. Sono otto le vittime italiane per un terribile incidente di un pullman che riportava a casa un gruppo di studenti Erasmus che aveva assistito ad un festival di fuochi d’artificio a Valencia. L’incidente è accaduto a Tarragona, lungo una delle principali autostrade nel nord est della regione, che collega la Spagna alla Francia. Il bilancio è di almeno 14 morti, ci sono anche diversi dispersi.

LE VITTIME – Tra le 14 vittime otto sono italiane, due tedesche, una romena, una uzbeka, una francese e una austriaca. Ad aggravare il bilancio italiano oltre a Valentina Gallo, 22enne di Firenze, si è aggiunta Elena Maestrini, 21enne studentessa di Gavorrano (Grosseto). Entrambe erano a Barcellona per il programma Erasmus. Mentre una terza studentessa, di Greve in Chianti, risulta ancora dispersa

COLPO DI SONNO – Secondo una prima ipotesi, l’autista avrebbe accusato un colpo di sonno durante la guida. Sottoposto ai test su alcol e droga è risultato negativo.
L’autista dell’autobus, ricoverato in forte stato confusionale, è indagato per 14 omicidi per ‘imprudenza’, secondo il codice spagnolo, riferisce il quotidiano catalano La Vanguardia. L’uomo, 63 anni, è stato rimesso in libertà la notte scorsa dopo essere stato interrogato a lungo dalla polizia regionale catalana.
Una delle studentesse italiane morte nell’incidente del bus è la toscana Valentina Gallo. La famiglia della giovane è già sul posto. La Farnesina invita le famiglie dei connazionali a contattare l’Unità di Crisi al numero 06.36225. A bordo del bus c’erano 57 studenti Erasmus delle università di Barcellona, quasi tutti stranieri, di 22 nazionalità diverse.
C’è apprensione – secondo quanto riporta l’Ansa -, a Torino, per due studentesse di Farmacia coinvolte nel tragico incidente stradale di Tarragona, in Spagna. Erano sul pullman che questa mattina si è schiantato contro un’auto sull’autostrada Ap-7, a Freginals. Nello scontro tredici ragazze hanno perso la vita, tra cui fino a sette italiane secondo la Farnesina. Erano tutte studentesse Erasmus, come le due studentesse piemontesi, una delle quali è irrintracciabile. La notizia del loro coinvolgimento si è diffusa a Torino soltanto in serata. Annalisa Riba, 22 anni il prossimo giugno, è riuscita a chiamare i genitori per rassicurarli. “Sono viva”, ha detto loro al telefono. La famiglia è originaria di Dronero, nel Cuneese. Dopo il liceo Scientifico, frequentato con profitto al Collegio Sacra Famiglia di Torino, la scelta di studiare Farmacia e, ora, di fare l’Erasmus in Spagna. Una esperienza fino ad ora più che positiva per questa ragazza “sorridente e solare”, come la descrivono gli amici. Il padre, commercialista, e la madre, sarebbero già partiti per raggiungerla. Secondo quando si apprende, la giovane è sotto choc, ma le sue condizioni non sarebbero gravi. Con lei, in Spagna, sul pullman che stava rientrando da una gita a Valencia, dove le studentesse avevano assistito alla Notte dei Fuochi della celebre Fiesta de Las Fallas, c’era una seconda torinese, Serena Saracino, 23 anni tra una settimana. Per tutto il giorno la famiglia e l’università di Torino hanno cercato di rintracciarla, senza però riuscire a mettersi in contatto con lei. Le sue condizioni sarebbero gravi. In serata, il sindaco di Torino Piero Fassino, che su Twitter si è detto “in apprensione per le studentesse coinvolte nell’incidente”, si è messo in contatto con l’unità di crisi della Farnesina. L’identificazione dei passeggeri è particolarmente complicata, perché il bus coinvolto faceva parte di una carovana di cinque pullman in viaggio da Valencia a Barcellona.
Tragedia Erasmus, cresce il numero delle vittime italiane. Familiari sotto choc http://www.vivicasagiove.it/notizie/tragedia-erasmus-cresce-numero-delle-vittime-italiane-familiari-choc/
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