Carmela Pascariello candidata con "Casagiove riparte con coraggio": Alla base della mia candidatura ci sono le tante domande da cittadina"

CASAGIOVE. Carmela Pascariello, quota rosa della lista “Casagiove Riparte con coraggio”, si addentra in questa campagna elettorale scegliendo di essere accanto al candidato sindaco Giovanni Russo. Lei che per la prima volta ha seguito più che mai l’impeto di dover intervenire, stanca oramai di assistere silenziosamente al declino di questa cittadina scandito in ogni sua forma. Carmela Pascariello, da molti riconosciuta per avere legami di parentela con il prof. Franco Roviello, è laureata in Economia aziendale presso la S.U.N. e attualmente ricopre l’incarico di Direttore Amministrativo presso l’Istituto comprensivo “Luigi Settembrini” di Maddaloni. Un’attività lavorativa che da anni l’ha messa a confronto con le difficili condizioni psico-sociali che riguardano i ragazzi. Da qui oltre la voglia, tutta la necessità di rendersi una forza attiva. “Alla base di una decisione importante, come quella di candidarsi, ci sono state le tante domande che mi sono sempre posta come cittadina. Va da sè che vivendo a pieno ritmo nel mondo della pubblica istruzione perseguo degli obiettivi mirati alla nascita di progettualità studiate a tavolino, in cui possano convergere le diverse sinergie, in primis scuola ed enti comunali. Ho accolto con viva emozione la proposta di Giovanni Russo a divenire un soggetto qualificante della sua squadra e ricambio la sua attenzione verso di me sia con profonda stima, che con voglia di fare e saper fare. Essere alla prima esperienza in campo politico potrebbe non svelarsi un punto a favore, ma io credo che in fondo la vera politica non si riduce al quantizzare avventure, tutt’al più a saper cogliere le reali necessità di un popolo, come quello casagiovese, che da anni reclama di compiere un passo in più. Quel passo in avanti che con Giovanni Russo ho avvertito da subito possibile e materializzabile. Credo fermamente che la prima espressione di cultura di un cittadino sia l’autocritica intesa come strumento costruttivo, e la mia candidatura è una reazione personale che fa da riflesso ad un sentimento collettivo. Ora che sono giunta fin qui, con il mio carico di responsabilità sento dentro le indimenticabili parole di Paolo Borsellino con cui diceva […] il cambiamento si fa dentro la cabina elettorale con la matita in mano. Quella matita, più forte di qualsiasi arma, più pericolosa di una lupara e più affilata di un coltello“.

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