lunedì 4 luglio 2016

Le prime parole di Uva dopo l"eliminazione dell"Italia

Orgoglio da parte del direttore generale della Federcalcio Michele Uva che ai microfoni di Radio Crc è intervenuto per parlare della Nazionale dopo la cocente elimizione dagli europei. “E’ stato fatto un buon lavoro da parte della Federazione, si è partiti con un progetto sul quale c’era grande scetticismo. Nel calcio molto dipende dai risultati sportivi, lo spirito dell’Italia ci ha aiutato e lavorando tutti insieme credo si possano ottenere dei risultati. In tal senso l’Italia non è seconda a nessuna al mondo”. Riprende. “Piangere non è un qualcosa da condannare, lo hanno fatto tutti perchè era forte la vicinanza di tutti gli italiani, quando abbiamo fatto colazione c’erano in tantissimi che piangevano. I giocatori hanno dato il 120% così come i dirigenti. Poi è chiaro che non è stato bello fare colazione il giorno dopo con tanta gente che piangeva. Il calcio consiste nell’unire tutte le forze e così abbiamo fatto ecco perchè siamo rientrati a casa con gli applausi di tutti. E’ stato bellissimo vedere tutta quella gente all’aeroporto, l’Italia è cresciuta tanto” ha detto Uva.

“Ventura? La Federazione deve dare continuità al lavoro iniziato da Conte, il mister darà sicuramente una sua impronta come ha fatto a Bari. La scelta è stata ben ponderata dal presidente Tavecchio, siamo fiduciosi sul dare continuità ad un progetto importante”. E su Pellè e Zaza, sui quali si è scatenata un po’ di ironia per come hanno calciato i rigori, Uva ha aggiunto: “Non ho mai giocato a calcio, non so cosa si possa provare ad andare a calciare un rigore in un quarto di finale. Nessuno va sul dischetto per fare lo sbruffone, anche Bonucci che ha segnato durante il match e poi ha sbagliato il rigore. Penso che questa situazione sia stata un fattore di crescita importante, certi errori ci possono stare.

Bisogna non condannare ma riflettere”.



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