mercoledì 31 agosto 2016

Al via le domande Sia, l"assessore Nardi: “Misure importanti, risposte più efficaci ai bisogni”

CASAGIOVE. “Sono soddisfatto ed intenzionato a proseguire in una direzione che porta non all’erogazione di misure di sostegno estemporaneo ma all’accompagnamento di chi vive una difficoltà finché non potrà uscirne”. Appare determinato l’avv. Pietro Nardi in questa fase di ripartenza e a pochi giorni dalla data del 02 settembre che darà il via alle procedure attuative del SIA. “Fin dall’inizio – dice – mi è stato chiaro che non bisogna ridurre i servizi a una sorta di oblazione che possa sembrare più una elemosina che non una presa in carico di problemi seri, che sono diventati nel giro di pochi anni un vero fenomeno sociologico allarmante a carattere generale. Dal 2 settembre 2016 i nostri cittadini in possesso dei requisiti possono presentare la richiesta per il SIA.  Dal bando si evince che il progetto viene costruito insieme al nucleo familiare sulla base di una valutazione globale delle problematiche e dei bisogni e coinvolge tutti i componenti, instaurando un patto tra servizi e famiglie che implica una reciproca assunzione di responsabilità e di impegni. Le attività possono riguardare i contatti con i servizi, la ricerca attiva di lavoro, l’adesione a progetti di formazione, la frequenza e l’impegno scolastico, la prevenzione e la tutela della salute. L’obiettivo è aiutare le famiglie in condizione di povertà certificata. Dopo la fase istruttoria – prosegue l’assessore Nardi – è prevista una fase di valutazione e monitoraggio mettendo in atto una compartecipazione tra gli enti coinvolti. Per scongiurare ogni scetticismo nei confronti della macchina amministrativa è bene chiarire che entro 15 giorni lavorativi dalla ricezione delle domande, il Comune invia all’Inps le richieste di beneficio in ordine cronologico di presentazione, indicando il codice fiscale del richiedente e le informazioni necessarie alla verifica dei requisiti. La concessione del contributo è legata ad un progetto, un patto siglato con la famiglia beneficiaria, che dovrebbe portare al superamento delle cause dello stato di disagio economico”.


Un nuovo strumento, quindi, messo in atto per contrastare i problemi economici delle famiglie e pensato anche per sopprimere i disagi legati alla precarietà occupazionale ancora troppo viva e sentita sul nostro territorio.



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