sabato 30 gennaio 2016

A "Dietro l"angolo" si discute di diritto alla vita e pena di morte

MADDALONI –  Nella puntata odierna del programma radiofonico “Dietro l’angolo”, consueto appuntamento d’attualità del palinsesto di New Radio Network diretto da Carlo Scalera e Michele Schioppa, si parlerà del diritto alla vita e della pena di morte nel mondo. Ospiti della puntata saranno il senatore Vincenzo D’Anna, l’attivista maddalonese per i diritti umani Dott. Domenico Letizia, membro del Consiglio di “Nessuno tocchi Caino”, ed, in collegamento telefonico, la Dott.ssa Elisabetta Zamparutti, ex deputata, tesoriera di “Nessuno tocchi Caino” e componente italiana del Comitato per la Prevenzione della Tortura del Consiglio d’Europa.


Senatore D

Senatore D’Anna


Dott. Domenico Letizia

Dott. Domenico Letizia


La discussione si baserà sul rapporto (2014 e primi sei mesi del 2015) sulla pena di morte di “Nessuno tocchi Caino”. In base a questo rapporto sappiamo che nel 2014 le pene capitali nel mondo sono state 3.576, segnando un lieve aumento rispetto al 2013 a causa dell’incremento di questo tipo di sentenze in paesi come l’Arabia Saudita e l’Iran. Il dato più assurdo è il numero di esecuzione nei primi sei mesi del 2015, ben 2.229. In questo lasso di tempo (2014 e primi 6 mesi del 2015) il paese che si contraddistingue in questo macabro torneo è la Cina che ha effettuato 2.400 esecuzioni, circa il 67% del totale mondiale; a seguire ci sono l’Iran del Presidente Rohani, ospitato in pompa magna dal nostro governo proprio in questi giorni, con 800 pene capitali, almeno secondo le fonti ufficiali (da quando è cominciata la presidenza Rouhani in Iran sono state eseguite 2.000 esecuzioni). Il mezzo più utilizzato per le pene capitali è l’impiccagione (933 nel 2014), seguita poi dalla decapitazione (88), e dalla fucilazione (45); mentre sia nel 2014 che nei primi sei mesi del 2015 non sono avvenute esecuzioni tramite lapidazione.


7108943_big


Le esecuzioni capitali non si fermano nemmeno davanti ai minorenni: nel periodo preso in esame dal rapporto il numero delle esecuzioni che hanno visto come vittime minorenni sono 17, tutte eseguite in Iran, il nuovo partner commerciale del nostro paese che ci abbraccia con le mani lorde di sangue. La causa delle sentenze non sono rintracciabili esclusivamente nei reati comuni (rapina, omicidio, truffa, ecc.), ma ci sono casi in cui il fattore di colpevolezza deve riscontrarsi nelle idee del singolo essere umano. Sono i reati politici e d’opinione; per questo reato in Iran ci sono state 32 esecuzioni, in Corea del Nord 50, addirittura in Cina il numero è imprecisato.


Per fortuna dal rapporto emergono anche dati positivi: i paesi che hanno deciso di abolire la pena di morte sono stati 161, un dato che ci fa sperare in un futuro migliore.


A volte dimentichiamo come il mondo che ci circonda sia ancora corrotto da pratiche malvagie, superstiti di un mondo ormai lontano; dimentichiamo quanta gente ancora rischi la vita per poter affermare le proprie idee. E’ doveroso quindi dedicare un pò di tempo della nostra felice giornata ad una riflessione su un argomento lontano e vicino al tempo stesso come la pena di morte ed il conseguente diritto alla vita di ogni essere umano.



A "Dietro l"angolo" si discute di diritto alla vita e pena di morte http://www.vivicasagiove.it/notizie/a-dietro-langolo-si-discute-di-diritto-alla-vita-e-pena-di-morte/

Nessun commento:

Posta un commento