venerdì 29 gennaio 2016

Campania, respinta la mozione di sfiducia a De Luca. Bagarre in aula, ecco cosa è successo

«De Luca ha mentito sulle dimissioni di Mastursi». È l’affondo lanciato dal capogruppo di Forza Italia Armando Cesaro in apertura del Consiglio regionale con all’ordine del giorno la mozione di sfiducia nei confronti del governatore.


«Sulle questioni giudiziarie non ci esprimiamo – ha chiarito Cesaro – questo è un problema di trasparenza e di uso improprio degli uffici regionali». Il riferimento è alla dichiarazione di De Luca su Mastursi, era il 9 novembre: alla base delle dimissioni, era la tesi, un problema di carichi di lavoro. E invece la vera ragione, si è scoperto poi, è stata l’inchiesta della Procura di Roma su presunte minacce e ricatti. D’accordo anche il capogruppo di «Caldoro presidente» Carmine Mocerino, secondo cui la questione è «tutta politica».


La mozione verrà votata, oltre che dal centrodestra, anche dal Movimento 5 Stelle. Ad annunciarlo, nel suo intervento, il capogruppo dei grillini Valeria Ciarambino, che non ha risparmiato accuse al centrodestra per «la tardiva presentazione della mozione di sfiducia». Ciò nonostante, i grillini hanno annunciato il loro sostegno al provvedimento. In difesa di De Luca si sono espressi, invece, Franco Moxedano (Idv) e Francesco Borrelli (Verdi).


Per Tommaso Amabile (Pd) «la mozione non sarebbe dovuta neppure arrivare in aula» per ragioni squisitamente tecniche. Ad Amabile ha però replicato la presidente Rosetta D’Amelio, per la quale «la conferenza dei capigruppo, d’intesa con la giunta, ha ritenuto comunque che la mozione dovesse essere discussa in aula»: «E’ stata una decisione politica», ha spiegato D’Amelio.


La tensione è salita alle stelle quando ha preso la parola Alberico Gambino (Fdi-An), il cui intervento ha sforato i tempi previsti. Così, dopo un botta e risposta tra la presidente e i consiglieri di Fdi-An, D’Amelio ha interrotto Gambino facendo insorgere l’altro consigliere del gruppo Luciano Passariello. Quest’ultimo ha poi espresso solidarietà a De Luca per la vicenda degli impresentabili: «Non esistono impresentabili, anch’io ero in quella lista presentata dalla commissione parlamentare Antimafia ma oggi il pm, dopo aver indagato sei anni, ha chiesto per me l’assoluzione perché il fatto non sussiste. E invece i grillini continuano a parlare di impresentabili».


Durante il dibattito, insomma, centrodestra e Movimento 5 Stelle si sono lanciati accuse reciproche. Una circostanza che ha dimostrato quanto le opposizioni siano divise su tutto.


E’ stato quindi il turno del governatore, che ha lanciato bordate alle opposizioni e in particolare al Movimento 5 Stelle e al capogruppo Ciarambino che ha più volte interrotto il presidente della giunta.


Colpo di scena nella votazione finale. La mozione viene bocciata a maggioranza, gli unici favorevoli sono stati 7 consiglieri d’opposizione, 29 i contrari e 14 i non votanti. Al momento del voto De Luca non era in aula.



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