domenica 31 gennaio 2016

Accadde oggi: un anno fa l"elezione di Mattarella al Colle.

Il 31 gennaio del 2015 Sergio Mattarella venica nominato dal Parlamento riunito in seduta comune Presidente della Repubblica. E’ passato un anno da quella nomina giunta al quarto scrutinio con 665 voti, poco meno dei due terzi dell’assemblea elettiva. Un Presidente discreto: in dodici mesi mai uno strappo, mai un tono più alto, si fa fatica a ricordare una polemica. Perchè non c’è stata.


Discrezione, ma al tempo stesso estrema attenzione: al Quirinale non c’è un passacarte, ma un riformatore convinto, capace di usare lo strumento della moral suasion al massimo delle sue potenzialità.


Il Quirinale agli italiani – Il primo passo ufficiale di Mattarella fu un’apertura. Ha aperto il Quirinale ai cittadini.


Low profile anche nel viaggiare – Poi, a sorpresa, il neo-Presidente si materializza a Fiumicino, in coda come tutti, per prendere un volo Alitalia per la sua Palermo, dove ha casa e dove spesso è tornato per cercare di condurre un briciolo di vita normale. Niente voli di Stato per i suoi spostamenti privati. Sembrerebbe ovvio, ma non lo era nell’Italia della politica. E poi, ancora, il tram a Firenze e sempre meno accompagnatori nei suoi viaggi all’estero. E anche il taglio alla propria pensione. Prove di normalità che sembrano funzionare nella percezione pubblica, come dimostra l’ottimo indice di gradimento personale che Mattarella riscuote tra gli italiani.


Le bacchettate alla magistratura – Non è mancato, nel primo anno da Capo dello Stato di Mattarella, un richiamo alla magistratura perché sia la prima a difendere la propria indipendenza rifuggendo dai protagonismi.


Appelli contro mafia, corruzione e illegalità – Poca politica in senso stretto, come si vede. Anche se a scorrere i testi dei suoi interventi si vede una linea razionale di pensiero. Dai reiterati appelli alla lotta alla corruzione, alla necessità di ripristinare la legalità(partendo dalla politica ma senza dimenticare quella ormai penetrata nel dna degli italiani), all’invito fiducioso a battere la mafia (lui, così provato dall’assassinio del fratello Piersanti).


Il più amato dagli italiani – Un anno da “arbitro imparziale” al Colle che, come chiese nel suo discorso di insediamento davanti alle Camere il 3 febbraio 2015, ha però bisogno dell’aiuto di tutti i giocatori. Atteggiamento che gli italiani sembrano aver premiato se la fiducia nel Capo dello Stato – certificata all’unisono da tutti gli istituti di sondaggio – supera il 60% e doppia quella nel presidente del Consiglio Matteo Renzi.



Accadde oggi: un anno fa l"elezione di Mattarella al Colle. http://www.vivicasagiove.it/notizie/25805-2/

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