martedì 23 agosto 2016

23 Agosto 1926, muore Rodolfo Valentin

Muore pieno di debiti, ma famoso a livello mondiale, quello che è considerato il primo sex symbol maschile al cinema.


Al secolo Rodolfo Alfonso Raffaello Pierre Filibert Guglielmi di Valentina D’Antonguella e nato a Castellaneta nel 1895, fu prima gigolo e ballerino, poi una delle più grandi star del cinema muto degli anni ‘20. Per lui fu coniato il termine “latin lover” e diciamo la verità, molto del fascino che noi italiani ci portiamo dietro deve molto all’imprimatur che derivò da lui; peraltro, non cattivo attore, anzi, Il suo stile recitativo fu ammirato da altri grandi, tra cui Charlie Chaplin.


In cerca di fortuna prima a Parigi nel 1909, nel 1913 invece sbarca negli Stati Uniti, e dopo qualche anno non proprio di successo, viene convinto dall’amico Norman Kerry a tentare la strada del cinema: dopo qualche comparsata, nel 1921 interpreta I quattro cavalieri dell’Apocalisse, il film che gli diede il successo a lungo sognato.


Diviene una vera e propria icona per il pubblico femminile, anche a livello di moda: i suoi abiti, i suoi capelli, i suoi stivali, il suo sguardo, tutto diventa “alla Valentino”. Altri suoi film importanti sono Lo sceicco (1921), Sangue e arena ( 1922), Aquila nera ( 1925) e Il figlio dello sceicco (1926), dove immancabilmente era l’eroe un po’ mascalzone che conquistava la bella di turno.


Alla sua fama si aggiunge la morte precoce, che lo rende giovane e bello per sempre. Si spegne per una peritonite ad appena 31 anni.



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