Casagiove, Corsale e D"Angelo replicano a Martucci: "Rapporto fiduciario con Idrotermagas venuto meno"

CASAGIOVE. Si acuiscono i toni della vicenda che vede in netta contrapposizione l’amministrazione casagiovese e la ditta appaltata per la gestione e manutenzione del sistema idrico comunale la “Idrotermagas” impersonificata da V. Martucci. Nella giornata di ieri ci è pervenuto il disappunto dello stesso Martucci in risposta alle prime dichiarazioni risentite del sindaco Roberto Corsale e del vicesindaco Danilo D’Angelo che, interrompendo il loro periodo di vacanza, sono rientrati per far luce sulla vicenda e per individuare i responsabili di una negligenza confermata dai fatti. Ma l’assessore D’Angelo, proprio questa mattina ci ha raggiunti telefonicamente per ribadire che res sic stantibus non si farà nessuna retromarcia. “Oggettivamente ci sono delle responsabilità e il perpetuarsi di certi atteggiamenti non puó essere più tollerato”. D’Angelo punta il dito verso l’imputata “Idrotermagas” che, a suo avviso, sulla base di un contratto di tutto rispetto avrebbe dovuto garantire un servizio di reperibilità in caso di emergenza. Nessun recapito telefonico è stato fornito all’ente comunale e l’ultima comunicazione della Idrotermagas, come verificato, risale al 10 Agosto, ma nulla a che vedere con le garanzie di rintracciabilità in caso di emergenza. Non risulta stando ai fatti di quella mattina nessun tipo di riscontro da parte della ditta in seguito alle varie chiamate e/o fax inviati da Ubaldo Mingione ed Enrico Vozza che ha addirittura inoltrato una Pec (posta certificata) come comprovano i documenti stessi. Ancora, l’Ufficio Tecnico si è mobilitato riuscendo ad intercettare il padre di Martucci proprio per cercare in ogni modo di allertarlo sulla vicenda della perdita incessante di via Marconi. Il vicesindaco asserisce per illazioni che è stato creato un danno e che Martucci non sia ben informato dei fatti. Oramai risulta minato il rapporto di fiducia reciproca tra le parti. Del tutto inamovibili rimangono le ragioni del dissenso dell’amministrazione e lo stesso sindaco Corsale, in linea con il suo “fare politica”, prevede di attivare un nuovo meccanismo per garantire l’efficienza della gestione della cosa pubblica.

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