SAN NICOLA LA STRADA – Nel mese di dicembre 2015, i 4 plessi scolastici dell’Istituto Comprensivo Capol. D.D., di cui è dirigente la professoressa Antonia Mazzarella, sono stati dotati di defibrillatori semiautomatici, su iniziativa della Regione Campania. Dopo i tragici avvenimenti scorsi, la Regione ha intensificato il lavoro, facendo in modo che le scuole campane fossero dotate di questo strumento salva vita così importante; sulla scia di quanto accade quotidianamente, in breve tempo è stato stilato l’elenco delle 4.580 scuole e, contemporaneamente, il calendario dei corsi di formazione. Già, perché non basta la donazione del defibrillatore, un nutrito gruppo di nostri docenti, dei tre ordini di scuola, infanzia, primaria e secondaria di I grado, hanno dovuto svolgere delle attività formative volte ad un uso corretto, abilitandosi al suo utilizzo. La formazione dei docenti tenutasi presso la Croce Rossa Italiana- Comitato Provinciale di Caserta, si è svolta secondo le linee guida ILCOR 2015 e metodologia didattica ERC. Nel nostro Paese, tra le 60.000 e 70.000 persone, ogni anno, vengono colpite da un arresto cardiaco improvviso: circa una ogni 8 minuti. Molte di queste persone sono colpite all’interno dell’abitazione o del luogo di lavoro, in alcuni casi sono giovani colpiti sui campi da calcio, nelle palestre delle scuole o nei circoli sportivi. La percentuale di sopravvivenza è intorno al 2% ed è strettamente legata alla tempestività dell’intervento di soccorso. Ma non tutti sanno che l’utilizzo, entro pochissimi minuti, di un defibrillatore semiautomatico esterno (DAE), utilizzabile anche da personale non sanitario, opportunamente formato, può salvare la vita alla persona colpita da arresto cardiaco. L’arresto cardiaco improvviso (o “morte cardiaca improvvisa”) è un evento che colpisce nel mondo occidentale centinaia di migliaia di persone ogni anno. Si può calcolare 1 arresto cardiaco improvviso per mille abitanti per anno: ciò significa in Italia (58 milioni di abitanti) un’incidenza di 50 – 60 mila casi ogni anno. Per la maggior parte si tratta di individui in età ancora giovane, spesso ignari dei fattori di rischio da cui sono affetti, dove l’arresto cardiaco è la prima manifestazione di patologie che possono essere curate efficacemente. I dati degli studi clinici hanno dimostrato che queste persone, se soccorse prontamente ed in maniera adeguata, hanno buone probabilità di ripresa. L’importante è riconoscere la situazione di emergenza, chiamare il 118 e in attesa dell’arrivo dell’ambulanza, agire con manovre che sostituiscono le funzioni vitali interrotte (BLS: Basic Life Support ovvero supporto di base delle funzioni vitali) e, se è disponibile un defibrillatore, tentare di ripristinare il battito cardiaco con la defibrillazione.
All’Istituto comprensivo “Mazzini” quattro defibrillatori della Regione Campania http://www.vivicasagiove.it/notizie/23475-2/
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