giovedì 21 gennaio 2016

Ambito C1, fra un mese la completa paralisi dei servizi sociali, San Nicola deve versare 1.500.000 di euro

SAN NICOLA LA STRADA – Ancora una volta l’Ambito C1, di cui fanno parte i Comuni di Caserta capofila e San Nicola la Strada, Casagiove e Castel Morrone, è nell’occhio del ciclone. Infatti, nel giro di un mese i servizi sociali nell’ambito C1 saranno completamente e totalmente paralizzati poiché lo scorso 31 dicembre 2015 sono stati licenziati 7 lavoratori della Cooperativa “Sole che ride” alla quale erano affidati il servizio relativo alla cosiddetta Mobilità assistita che veniva fornita ai numerosi disabili ed anziani residente nei territori di cui fanno parte i Comuni dell’Ambito Sociale C1. Di fatto, nell’Ambito C1, i Servizi Sociali sono alla completa paralisi perchè i Comuni che ne fanno parte non hanno ancora versato le loro quote all’ambito. I principali debitori dell’ambito sono il Comune di Caserta e il Comune di San Nicola La Strada, così come avevamo già preannunciato sia nel corso della consiliatura dell’ex sindaco Commissariato Pasquale Delli Paoli sia in quell’attuale del Sindaco del Partito Democratico Vito Marotta che, però, lo ha ereditato in toto ed essendo il Comune di San Nicola la Strada dissestato finanziariamente poco, anzi pochissimo può fare. Forte tensione nell’ambito dei Servizi Sociali di Caserta per il mancato servizio di mobilità assistita fornito ai numerosi disabili ed anziani residenti nell’ambito C1 prestato dai lavoratori del Consorzio Nestore. Lo scorso 31 dicembre sono stati licenziati 7 dipendenti della Cooperativa ” Sole che ride” alla quale erano affidati tali servizi. Fra dieci giorni si svolgerà il tavolo dell’ambito C1 con tutti i Sindaci nella speranza di riuscire a trovare una soluzione ai numerosi debiti. Il Comune di San Nicola la Strada deve ancora versare a Caserta, Comune Capofila, la somma di 1milione e mezzo di euro, mentre il Comune di Caserta, invece, deve versare all’ambito ancora 3milioni e mezzo di euro. I Comuni di Casagiove e di Castel Morrone , invece, hanno già pronte le loro quote, inferiori, rispetto a quelle dei Comuni di Caserta e di San Nicola La Strada. Questo stato di cose risulta essere la conseguenza negativa della mancata attuazione dell’Azienda Speciale, mai attuata per l’ambito C1, la quale, invece, attraverso forme di incentivazione da prevedere con apposito fondo di bilancio dedicato, avrebbe evitato gli inconvenienti sopra evidenziati. Attualmente l’Azienda Speciale è prevista obbligatoriamente dal Piano Sociale Regionale 2016-2018.



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