“La nuova compagnia di Teatro Popolare”, affermato gruppo teatrale con esperienza decennale è lieta di presentare “Il Codice da Vinci”, commedia in due atti di Denny Arrichiello.
L’evento, che andrà in scena domenica 14 febbraio alle ore 20.30 al teatro Città di Pace di Caserta, è a favore dell’Aism di Casagiove che ha lo scopo di ricercare fondi necessari all’autofinanziamento della sezione provinciale per le attività di assistenza alle persone con SM.
LA COMMEDIA
Una esilarante commedia brillante e musicale, con l’aggiunta di coreografie e musiche, per raccontare la storia di uno squattrinato pittore napoletano, discendente del celebre Leonardo Da Vinci, che si trova al centro di un grosso mistero che lo porterà in giro per il mondo alla ricerca del Santo Graal. Tra gli ingredienti: un misterioso omicidio nel Museo di Capodimonte, la storia d’amore tra Gerardo D’Avincio il protagonista, e Sofia, segreta custode del mistero dei Cavalieri Templari, l’irriverente comicità dell’assistente Tommaso Botticella e la puntigliosa ricerca di Leon, cupo investigatore; il tutto, condito dall’immancabile follia del male, impersonata da un frate killer imbranato, un fanatico santone ed una archeologa senza scrupoli. Passando per Gerusalemme in guerra, per il Louvre di Parigi e la Russia, il CODICE D’AVINCI narra la ricerca di un improbabile Santo Graal napoletano, anche attraverso bellissime canzoni di ERA. Non solo la parodia del noto e discusso film tratto dal libro di Dan Brown, ma un vero e proprio racconto che può far venire a galla delle verità sconosciute. Lo spettacolo infatti, esilarante, divertente e profondo, dal messaggio molto chiaro e lampante, si snoda attraverso una serie di scene dalla comicità brillante e musiche coinvolgenti. La trama in soldoni: Cristina Tibia è una perfida archeologa, interessata solo al denaro. Un giorno viene in possesso di antichi manoscritti sul Mar Morto. Essi sono pezzi del Vangelo apocrifo di Tommaso, il quale sembra parlare di una presunta unione di Gesù Cristo con la Maddalena. La bella Cristina, allora scrive un libro in cui testimonia di come il famoso e mitico Santo Graal non sia un oggetto ma solo la metafora del ventre gravido della Maddalena, moglie di Cristo. Cristina sta per diventare ricca grazie al suo libro, e ai soldi offertigli da uno scrittore inglese che vuole scrivere un romanzo sulle sue tesi, ma… Giacomo Soniello, direttore del Museo di Capodimonte di Napoli, suo amico, le rivela che il Santo Graal, contrariamente a quanto lei afferma, esiste ed è un calice miracoloso, custodito da lui stesso, in un posto segreto, in Russia. Appare chiaro che distruggere il vero Graal significherebbe non poter provare che le speculazioni di Cristina sono fittizie. Ma come fare? Ingaggiando un uomo senza scrupoli, fondatore di una fanatica setta cristiana, interessato a far sì che le tesi di Cristina Tibia vadano avanti. Remo Labarca, così si chiama il religioso, vuole che la sua setta occupi un posto migliore nel panorama delle religioni mondiali, e quindi spera in un rapido vacillare della Chiesa Cattolica, colpita dalle scoperte di Cristina Tibia. Silas, è il suo braccio destro, incaricato di farsi rivelare dai custodi del Graal il posto dove esso è custodito per poterlo distruggere e cancellare così le prove della sua esistenza. Senza volerlo, però, uccide Soniello, ultimo a essere a conoscenza del nascondiglio del Graal. Qui entra in scena Gerardo D’Avincio, discendente di Leonardo Da Vinci, che si trova ad affrontare un viaggio alla ricerca del Graal, della fortuna e dell’amore.
Commedia de "La nuova compagnia di Teatro Popolare" per l"AISM http://www.vivicasagiove.it/notizie/commedia-de-la-nuova-compagnia-teatro-popolare-laism/
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