mercoledì 13 gennaio 2016

Maddaloni: terra di conquista

“Gli italiani, generosissimi in tutto, non sono generosi quando si tratta di pensare”


Carlo Emilio Gadda


MADDALONI – Ieri, 12 gennaio 2016, è arrivato in visita ufficiale al Villaggio dei Ragazzi “Don Salvatore d’Angelo” il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Il Presidente è stato accolto all’interno della fondazione dal Consigliere Regionale On. Stefano Graziano che ha fatto gli onori di casa, pur essendo di Aversa. La visita è stata fonte di grande dibattito politico in quanto nessun rappresentante dell’amministrazione comunale, in primis il sindaco Rosa De Lucia, è stato invitato all’evento. Tutto si è svolto come se il villaggio fosse un mondo a parte estraneo alla realtà cittadina nella quale è cresciuto e si è sviluppato, una chiusura mentale ed amministrativa che ricorda molto la vecchia amministrazione dei legionari di Cristo. Molte sono state le dichiarazioni su questo insulto al popolo maddalonese.


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“E’ scorretto – dichiara il sindaco Rosa de Lucia – non aver invitato chi rappresenta l’intera città soprattutto in un polo d’accoglienza quale è il Villaggio dei Ragazzi. Non voglio entrare nella polemica degli inviti. Spero che il governatore De Luca, nella sua visita, abbia potuto vedere con i suoi occhi che realtà importante è quella della Fondazione. Spero si attivi subito per lo sblocco dei finanziamenti e che questa sua sensibilità si traduca anche in sostanza. Non posso rispondere sui temi perché, da non invitata, non ho potuto ascoltare le proposte di risanamento, sul bilancio, sul piano industriale e sugli obiettivi futuri. E’ grave che chi è istituzione non riconosca un’altra istituzione”.


“Ho appreso – continua il presidente del Consiglio Lombardi non invitato – che il generale Alineri avrebbe dichiarato di aver invitato solo chi poteva dare una mano al Villaggio. Se questa cosa fosse vera, ma spero di no, sarebbe una cosa gravissima. E’ davvero aberrante che le istituzioni non siano state rispettate, spero in un errore del cerimoniale”.


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A questo punto, possiamo dire che è impossibile pensare che ci sia stato un errore di comunicazione e di distribuzione degli inviti, sia perchè è diretta la dichiarazione del commissario Alineri, sia perchè l’ufficio stampa della Fondazione, nonostante le polemiche emerse, non ha inviato né una spiegazione né una comunicazione di scuse per il probabile “errore”. Anzi possiamo anche dire con certezza che su nostra richiesta di spiegazioni in proposito l’ufficio stampa ha ignorato completamente la nostra domanda.


Tutto quello che è accaduto ieri ci induce a delle conclusioni molto dure. Il Villaggio non è mai stato così lontano dalla città e dai progetti del suo fondatore che, nel corso della sua esistenza, è sempre stato in contatto e vicino all’amministrazione comunale. L’invito negato ai nostra rappresentanti è un’offesa non al sindaco, non ai consiglieri, ma a tutto il popolo maddalonese; un’onta che, cosa molto più grave, arriva dalla Regione e da una fondazione che i maddalonesi hanno sempre amato. Più direttamente essa rappresenta la sconfitta politica di Maddaloni. La nostra città è ormai diventata una terra di conquista, un bacino di anime credulone a cui chiedere voti in cambio di fumo; una città dove un cittadino di Aversa può venire e fare il padrone di casa. Quello che più colpisce è la dichiarazione del rappresentante del PD maddalonese Esposito che invita il sindaco a pensare di saldare il debito del comune verso il Villaggio. L’Esposito da maddalonese potrebbe per una volta allontanare anche la polemica politica in difesa dell’onore della città. Ma il problema è proprio questo: a Maddaloni gli interessi di parte prevalgono su quelli della città. Ed ecco che ci si piega ai potenti di turno vendendo Maddaloni al miglior offerente. Un’asta infernale e perpetuata che sta facendo sprofondare la città in uno stato comatoso. La dignità non esiste più, la fedeltà è ormai passata di moda. Si è pronti ad accusare, a puntare il dito, ma non a difendere l’interesse comunitario. Quando Rosa De Lucia era commissario della Fondazione, ogni giorno si pubblicavano attacchi, accuse, si invocavano le dimissioni, eppure con il sindaco sono state emesse sei mensilità. Voi direte che è un vostro dovere criticare una cattiva gestione della fondazione: io vi rispondo che avete ragione, ma non ho visto nessuno avviare, con la stessa foga e  con la stessa costanza, una campagna contro i Legionari di Cristo. Vi siete forse dimenticati chi ha gestito male le risorse. Ma andiamo avanti. Ora sono stati promessi 3 milioni di euro, cifra che però non è destinata al saldo degli stipendi. La divisioni sempre più marcate e non supportate da motivi ideali, ma dalle banali e futili rivalità quasi infantile hanno reso la nostra città debole, una novella “città aperta” alle incursioni dei pavoni di turno. Cosa dire di più. Concludo citando i versi del sommo poeta, il quale sicuramente perdonerà la modifica ai suoi memorabili versi:


“Ahi serva Maddaloni, di dolore ostello


nave sanza nocchiere in gran tempesta


non donna di province, ma bordello”



Maddaloni: terra di conquista http://www.vivicasagiove.it/notizie/maddaloni-terra-di-conquista/

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