CASAGIOVE. Si confermano sempre più inquietanti le notizie sul cinquantanne accusato di pedofilia che nei mesi scorsi ha molestato e tormentato attraverso i social network un folto gruppo di ragazzine casagiovesi. Dalle indagini in corso, dopo un blitz a casa dell’uomo, gli inquirenti hanno sequestrato il pc e tutto il materiale rinvenuto nella sua abitazione. Da un’anamnesi iniziale si evince che dopo una fase di adescamento in rete l’uomo era riuscito a raccogliere anche informazioni sulla vita privata delle studentesse coinvolte: indirizzi delle abitazioni, gli indirizzi di posta elettronica, la scuola di appartenenza e tutte le abitudini quotidiane. Il suo interesse era rivolto anche alle attività extra scolastiche delle ragazze ed ai posti di ritrovo che frequentavano nei momenti di svago. Un’indagine che ha senza dubbio dei risvolti spaventosi ed allarmanti e che già dalle prime informazioni aveva destato paura per le sorti delle figlie tra le famiglie di Casagiove. Il cinquantenne si fingeva un coetaneo per inserirsi nei circuiti adolescenziali e nei gruppi in rete più svariati. I Carabinieri hanno rinvenuto foto anche i molti siti di pedofilia a cui l’uomo era solito collegarsi ogni volta con uno pseudonimo diverso, in modo che nessuno potesse scoprire la sua vera identità. A denunciare l’uomo è stato il papà di una delle ragazzine coinvolte. L’uomo è riuscito a farsi raccontare tutto dalla figlia e con lei si è recato dai carabinieri. La studentessa ha messo a disposizione delle forze dell’ordine il suo pc e grazie all’indirizzo IP dello strumento tecnologico utilizzato dal pedofilo si è riusciti a scoprire la vera identità dell’orco. Durante il blitz dei carabinieri coordinato dal Comandante Francesco Ciardiello l’uomo non ha opposto resistenza. Il materiale pornografico è nelle mani della magistratura. L’uomo è indagato per pedofilia. Si attendono a giorni novità importanti sulle indagini.
Pedofilia a Casagiove: dalle indagini emergono nuove rivelazioni http://www.vivicasagiove.it/notizie/24212-2/
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