CASAGIOVE. Si crea un falso account per iscriversi su uno dei vari social network. Un’apparente identità del tutto infondata per nascondere la sua età e, soprattutto, per riuscire ad infiltrarsi in un gruppo creato da ragazzine di età compresa tra i 12 e i 14 anni, tutte originarie di Casagiove. Dopo una fase di “conoscenza” preliminare l’uomo era solito iniziare un corteggiamento sfrenato puntando in particolare modo una di loro, presumibilmente colei che si rivelava più accondiscendente. Un piano elementare ma ben congeniato che portava la vittima ad iniziare una conversazione in privato. La trappola psicologica era legata allo sfogo che spesso un’adolescente sente il bisogno fisiologico di fare parlando dei problemi legati alla scuola, alla famiglia, agli amici. Un appiglio che creava fiducia in colui che dall’altro lato non si è limitato ad ascoltare ma che ha, addirittura, intrapreso un suo possessivo corteggiamento sfrenato verso la dodicenne. Frasi importanti, giganti, che per un’adolescente significano tutto e che le riempiono il cuore: “Non riesco più a fare a meno di te […]”. Da qui è arrivato a chiederle qualche foto da conservare per la sua collezione. Non ha avuto ritegno e non si è fermato neanche dopo aver condiviso con l’indifesa creatura filmati pornografici al puro scopo dimostrativo, affinché la ragazzina potesse imitare la pornostar del filmato. La minorenne, che dapprima ha resistito alle richieste, alla fine ha ceduto. Scatta qualche foto e le invia senza sospettare che dall’altro lato ci fosse un uomo malato. Contemporaneamente il soggetto palesemente perverso ha iniziato poi a corteggiare un’altra ragazzina, che stando alle prime testimonianze, frequenta la stessa scuola dell’obbligo della prima. Stesso gioco, stesso schema: account falso, qualche complimento, ottenimento della fiducia e poi richieste pornografiche. Le indagini condotte dai militari dell’Arma dei carabinieri di Casagiove, coordinati dal comandante Francesco Ciardiello, hanno permesso di risalire alla vera identità del pedofilo. Scatta il blitz a casa dell’uomo, che sembra non essere del luogo. Tutto il materiale pedo-pornografico è stato sequestrato dalle forze dell’ordine per essere passato al vaglio. L’uomo, un 50enne, è ora iscritto nel registro degli indagati. Le minorenni sono parte lesa nel procedimento giudiziario in corso. Si attendono novità sugli sviluppi di questa vicenda dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
Pedofilia in rete: vittime 3 minorenni. Scatta la denuncia per un 50enne http://www.vivicasagiove.it/notizie/23403-2/
Nessun commento:
Posta un commento