mercoledì 20 gennaio 2016

Riflessioni di una madre

“Un’altra mamma delusa ma speranzosa. Se c’è una cosa che devo ammettere è che il dottor Rotunno ci mette sempre la faccia. A differenza di altri, che mandano frecciatine pubblicamente o per vie traverse, lui raccoglie sempre le voci di malumore o protesta che si alzano dai Casagiovesi, e, complice anche la mediazione di Enzo o il suo giornale, lui va e verifica, sempre. Il suo intervento repentino sul “caso riscaldamenti”, con un sopralluogo immediato, mi hanno dato la spinta per scrivere. Mi sono detta: “Magari lui può ragguagliarmi sulle ultime notizie…”. Ora, io non lo conosco di persona, non so se ha figli, ma sono certa che se ne avesse alla Rodari, ormai “Moro”, oltre alla faccia ci metterebbe anche il CUORE. E si sa che è il cuore che fa smuovere l’inamovibile. Ho avuto due bimbi alla Rodari. Il secondo ha purtroppo terminato la materna presso l’Aldo Moro. E ora sono in procinto di iscrivere la mia terza bambina sempre alla Rodari, perché nonostante il disagio, lo meritano le insegnanti! Sono loro le vere eroine di questa storia infinita. Sono loro che tra un “facciamo piano”, “ora non si può cantare quella canzoncina”, “non disturbiamo i bimbi più grandi”, o un “oggi niente festeggiamenti” ecc. che fanno di tutto per non far sentire ospiti indesiderati i nostri figli più piccoli, nel luogo che li accoglie per 8 ore della loro giornata! E sono sempre loro che meritano che noi continuiamo a iscrivere i bimbi in quella scuola invece di cercare lidi sicuramente più confortevoli. Personalmente non so e non posso sapere da dove debbano arrivare i soldi che il dottor Rotunno ha contabilizzato. Però mi chiedo: in tutti questi mesi è possibile che non si sia potuto fare, o almeno iniziare, niente? Eppure non ho visto chissà quale altra opera o investimento importante nella nostra amata Casagiove. Anzi, sempre più pezzi che si rompono… Ora non è il caso di aprire il tema spostamento ASL/servizi assistenziali ecc. sennò oltre all’off topic, parte pure l’embolo, però penso, con amarezza, che sono sempre le fasce più deboli e indifese a pagare per il malgoverno, e, nel caso dell’ASL, oltre ai bambini, anche le donne. Il benessere dei nostri figli, in classe come fuori, dovrebbe essere la base dell’interesse di ogni società civile. Io ci spero ancora e non solo per la mia bambina, perché quando un disagio colpisce i bambini, a perdere siamo tutti.”



Riflessioni di una madre http://www.vivicasagiove.it/notizie/24439-2/

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