Egregio Sig. Nardo, nel farci carico della posizione del suo pensiero al momento, senza rischiare di deluderla, vorremmo evidenziare che non spetta a noi il compito di fare la sinossi della spending review all’Esercito, all’Aeronautica e alla Marina militare.



Le bozze dei decreti attuativi della legge di riordino delle forze armate, offrono un quadro complessivo, dettagliato, sulle disposizioni della riforma approvata nel 2012 quando ministro della difesa era il tecnico Giampaolo De Paola. Tracciando un bilancio dei tagli, quel che pare evidente è che si può dire concluso la fase di esercito ‘modello guerra fredda’. Niente più grandi numeri, numerose e inutili caserme e mezzi mal tenuti e inutilizzati, accalcati ai confini con i paesi del patto di Varsavia. Nella tragicità dei numeri dei tagli, infatti lo Stato ha inteso anche necessaria l’impostazione di un esercito nuovo, moderno, e più adatto alle sfide della modernità e alle dinamiche della politica internazionale. Ottimizzazioni che sarebbero state necessarie anche se non ci si fosse trovati in periodo di crisi economica, che ha reso urgenti le misure.
Tuttavia, ci guardiamo bene dall’affrontare questioni che non ci toccano da vicino. A differenza, invece, del destino della caserma dei Carabinieri di Casagiove. Il nostro lavoro quotidiano è un servizio che forniamo con dedizione al cittadino casagiovese: la nostra testata in quattro anni di vita è riuscita a raggiungere oltre 6.300 utenti e quel che più ci fa onore e che ci aiuta a perseverare in questo duro lavoro, svolto incessantemente giorno e notte, è sempre stato lo spirito di partecipazione dei cittadini alle vicende del Comune. Siamo consapevoli che si respira già aria di campagna elettorale, ma questo non deve essere per noi un deterrente contro la libertà di espressione. Si corrono rischi quando si fa questo mestiere, ma l’organo di stampa, come in questo caso, fotografa una realtà che è oggettivamente alla portata di tutti. Non ci sentiamo colpevoli per quanto accade e sta accadendo ancora alla nostra cittadina. L’uomo della strada che non fa della politica il suo pane quotidiano oramai non è più interessato alla demagogia, ma vuole pragmatismo, fatti che parlino chiaro, soluzioni concrete e una classe politica dotata di assennato attaccamento al territorio e di problem solving. Dopo la perdita dell’Asl, del Vittoria, di un tessuto strutturale scolastico decadente, possiamo mai essere sereni nell’accettare l’ennesima perdita? L’esistenza della stazione dei Carabinieri incarna il concetto della sicurezza e della protezione. Il drappello è sempre stato un punto di riferimento e non ci sembra di essere esagerati o fantasiosi affermando ciò. Al di sopra di ogni faziosità, nè con i Guelfi e nè con i Ghibellini, ViviCasagiove resta la vox populi.
Il Pd ci accusa di essere faziosi, la risposta del direttore http://www.vivicasagiove.it/notizie/il-pd-ci-accusa-di-essere-faziosi-la-risposta-del-direttore/
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