La Pro Loco protagonista, a proprie spese, del restauro e del rispristino della lapide a ricordo del garibaldino Mirri

SAN NICOLA LA STRADA – Sotto la presidenza di Carlo D’Andrea, la Pro Loco di San Nicola la Strada negli ultimi mesi si è resa protagonista del restauro e del rispristino di diverse opere. Lo scorso 31 ottobre 2015, la Pro Loco ha effettuato il lavoro di restauro dell’edicola votiva raffigurante Santa Maria delle Grazie, situata della facciata dell’omonimo complesso borbonico in piazza Parrocchia a San Nicola la Strada. È stata poi la volta, a fine ottobre 2015, della lapide che ricorda il Maggiore dei garibaldini Giuseppe Mirri, che il 17 novembre 1860 in San Nicola la Strada scrisse il rapporto sul combattimento avvenuto con le truppe borbonico a Castel Morrone. Tale lapide si era distaccata dal muro e giaceva in terra in attesa che qualcuno la rimettesse al suo posto. Ci ha pensato Carlo D’Andrea che, unitamente ai soci tutti della Pro Loco e del Presidente Onorario Lucio Bernardo, hanno ristrutturato e ripristinato l’uso della lapide. Infine, l’8 novembre 2015 è stato il turno della fontana di concessione borbonica, sita in via Santa Croce, angolo vicolo Mirri, il cui ripristino e restauro conservativo è stato eseguito a cura e spese della Pro Loco di San Nicola la Strada. Il Maggiore garibaldino Giuseppe Mirri è stato un combattente valoroso, si distinse per coraggio e audacia nella battaglia per la conquista di Milazzo; dopo la liberazione della Sicilia, seguì le truppe vittoriose del Generale Garibaldi sul continente e si batté con grande coraggio a Castel Morrone a fianco del maggiore Pilade Bronzetti. Lo scontro impari si concluse con la carneficina dei garibaldini costretti ad affrontare un contingente borbonico numericamente superiore e meglio armato. Il maggiore Bronzetti morì in combattimento, Mirri, che l’aveva rimpiazzato al comando del battaglione, fu ferito più volte e catturato dai nemici. Dopo poche settimane di carcere, uno scambio di prigionieri lo rese libero, era il 14 novembre 1860.

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