CASERTA. Minacce ad Augusto Di Meo, l’uomo che vide in faccia e fece poi arrestare l’assassino di don Peppe Diana, il sacerdote ucciso dal clan dei Casalesi il 19 marzo del 1994. Di Meo, che durante l’agguato al prete si salvò solo perché si era abbassato per allacciarsi la scarpa, ha denunciato ai carabinieri di Casal di Principe (Caserta) di aver ricevuto una telefonata nella notte tra sabato e domenica scorsi, in cui l’interlocutore, dopo avergli rivolto in dialetto parecchie ingiurie, lo ha invitato a scendere in strada. «Scendi così ti taglio la testa», queste le minacce ricevute; Di Meo è anche uscito fuori casa ma non ha trovato nessuno.
I carabinieri, che stanno provando a rintracciare il numero di telefono da cui è partita la comunicazione, non si sbilanciano sulla matrice della telefonata in quanto non sarebbe stato fatto alcun riferimento ai clan.
Telefonata minatoria a Di Meo Fece condannare i killer di don Diana http://www.vivicasagiove.it/notizie/telefonata-minatoria-meo-fece-condannare-killer-don-diana/
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