martedì 28 giugno 2016

Germania, Tavecchio mette in guardia gli azzurri

“Abbiamo avuto un percorso a ostacoli, ma di quelli alti. Ora abbiamo la Germania. Se abbiamo battuto così la Spagna che è campione d’Europa, se battiamo la Germania siamo campioni di cosa? E’ una partita difficile, stiamo prendendo coscienza oggi dopo l’euforia di ieri sera, si torna con lo spirito di combattimento”. Ho chiamato Conte il condottiero, vedremo quali saranno le truppe da schierare. De Rossi? Questo non è il mio settore, posso dire che non mi sembrava abbattuto, ci spero tanto”. All’indomani della splendida vittoria sulla Spagna che è valsa la qualificazione ai quarti degli Europei, il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, racconta le proprie sensazioni anche in vista del durissimo impegno con la Germania sabato a Bordeaux. “Siamo ricchi di un grande tifo italiano e bisogna ringraziarlo perchè ieri c’erano tanti colori, l’azzurro comincia a vedersi bene, non eravamo in minoranza con gli spagnoli, serve ancora sostegno per questa strada che abbiamo ancora davanti – dice a Sky Sport -. L’accostamento Nazionale-club? Non lo condivido, la Nazionale è la Nazionale, non un club privato, deve difendere il colore e l’Italia”. Con Conte, alla fine della partita di Parigi, “ci siamo abbracciati su un trespolo alto un metro e venti, ce ne siamo accorti quando siamo saltati giù, ma è andata bene…- sorride Tavecchio – Cosa mi piace di lui? E’ molto taciturno, 48 ore prima della partita entra in trance agonistica ed è giusto che sia così. E’ lui che gioca tutte le carte sul campo, si vede da come si muove, da quanto parla, i giocatori sono teleguidati da Conte”. Come tutti, Tavecchio si interroga sulle difficoltà del tabellone: “Mi sono chiesto anch’io e l’ho chiesto anche a esponenti Uefa, perchè tutti da quella parte e tutti contro di noi. Non dubito della regolarità e della correttezza, ma i fatti sono questi”. “Se andiamo in finale portiamo a casa la Coppa e poi faremo riconoscimenti importanti”, annuncia Tavecchio, che aggiunge: “Non ho già vinto, la vittoria non è mai ma dell’equipe, del gruppo, della squadra. Abbiamo fatto un buon passo anche se molti pensavano che non avremmo superato il girone. Siamo ai quarti, abbiamo anche molti alibi se perdiamo con la Germania”. Infine un elogio a Zaza: “E’ il giocatore che mi piace di più, è un uomo contento della vita, si alza al mattino con voglia di vivere, è gaudente, gioioso, tira sempre anche se a volte calcia in Paradiso…Non so se gioca con la Germania, anche Pellè sta dimostrandosi non di poco conto. Questa è la Nazionale di Conte che ha messo in mostra Pellè, Eder, Zaza, Insigne, Immobile…”



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