CASAGIOVE. Pensavamo di esserci abituati a tutto e di aver visto tutto, ma nella giornata di ieri ricevere la missiva del signor sindaco ci ha onestamente suscitato un candido “stupore”. Un eccesso di foga, uno spreco di energie a dirla tutta, che nel giro di poche righe presuppone attacchi mirati, studiati a tavolino ed intrighi politici ad personam, in cui la nostra redazione risulterebbe solo un esecutore materiale. Un organo di comunicazione che sin dagli esordi ha sempre inteso mettere alle strette soltanto i vizi di forma dell’amministrazione e che ha sempre servito un solo padrone, il CITTADINO. In ogni modo abbiamo dimostrato di essere a servizio della comunità senza sovrastrutture, senza colore politico, senza appartenenze ideologiche e di continuare a fare appello alle inclinazioni popolari. Impensabile da parte nostra restare passivi ed inerti dopo aver subito dal sindaco Elpidio Russo in persona una provocazione diretta del tutto spropositata, conseguenza di quella che è definita satira politica. Ma almeno noi cercheremo con questa replica di non essere pomposi ed esagerati, quasi al confine del visionario. L’umorismo si sa è il sale della vita e vuol dire andare alla ricerca del paradossale per offrire spunti di riflessione morale. Ma dopo cotanto fervore apprendiamo che al signor sindaco l’impostazione socratica non piace. Tuttavia ci permettiamo a questo punto non di difenderci ma di impugnare il suo programma politico per quantizzare allo stato attuale quanto dei propositi decantati da lei ed dal suo entourage siete stati in grado di concretizzare.
Le offriremo qui una breve sintesi di quelli che si definiscono dati oggettivi:
- Quartiere Militare Borbonico (Accademia delle arti e scuola teatrale, nuova biblioteca comunale inserita nel sistema SBN, promozione eventi eno-gastronomici, realizzazione parcheggio sotterraneo e di una villa comunale con verde attrezzata);
- politiche rivolte ai lavoratori con sgravi nelle tariffe inserendo il coefficiente familiare per mense scolastiche, trasporti e trasporti scolastici; miglioramento estetico e funzionale della via Appia per far confluire sul territorio i flussi turistici diretti alla Reggia;
- nuove aree verdi fornite di impianti ludici ex novo; navette elettriche per rendere il centro storico meno trafficato e più fruibile; rifacimento manto stradale a nome della sicurezza;
- politiche mirate rivolte ai giovani che almeno sulla carta presupponevano un incoraggiamento alla conoscenza storico-artistica di Casagiove e puntavano sull’incremento delle attività sportive e delle palestre.
Ancora, e la riportiamo testualmente
- “Definire una convenzione con il Cineclub Vittoria per avvicinare, in particolare i giovani al cinema”.
Ora scelga Lei su cosa appellarsi. Intanto le lasciamo qui, stesso mezzo, una postilla a definizione giuridica della satira politica: «È quella manifestazione di pensiero talora di altissimo livello che nei tempi si è addossata il compito di castigare ridendo mores, ovvero di indicare alla pubblica opinione aspetti criticabili o esecrabili di persone, al fine di ottenere, mediante il riso suscitato, un esito finale di carattere etico, correttivo cioè verso il bene. »
(Prima sezione penale della Corte di Cassazione, sentenza n. 9246/2006).
Dal programma elettorale del 2011, tutte le vane promesse di Russo, altro che Casagiove Futura... http://www.vivicasagiove.it/notizie/sindaco-ricordi-programma-elettorale-deve-rispettato/
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