Spett.le Dott. Elpidio Russo Non so se essere più lusingato o più offeso per aver ispirato i suoi programmi futuri, ma la sua lettera, accusatoria e diffamatoria, merita una risposta. Avendo lei scelto il mio giornale come canale, e questo sì, mi lusinga, userò lo stesso per risponderle. Non sono gli onesti a stare in silenzio ma coloro che non sanno ribattere. Se in questi 5 anni non ha battuto ciglio al presunto letame gettatogli addosso, forse sarà stato per mancanza di argomentazioni. O forse, quello che lei chiama letame altro non è che una ponderata e dettagliata critica al suo operato! Il mio/nostro giornale ha sempre documentato con precisione ogni attività messa in essere dalla sua amministrazione sul nostro amato territorio. Ha messo in evidenza ogni evento, manifestazione e miglioria offerti alla nostra comunità. La sfido a dire il contrario. Allo stesso tempo, essendo il mio/nostro giornale fatto dai cittadini per i cittadini, ha sempre accolto e divulgato anche le critiche, i malumori e le voci di denuncia per i tanti, troppi, atti di cattivo malgoverno. E se le critiche, le insoddisfazioni, le delusioni (specie di chi l’ha votata) raccolte tra i suoi concittadini hanno superato di gran lunga le lodi al suo operato, mi creda, la colpa o il merito non sono affatto miei. È tutta farina del suo sacco. Le risulterà più facile calunniare, accusare un burattinaio fantasma che muove invisibili fili, piuttosto che farsi un esame di coscienza ed accettare che si è agito male, che si è gettato un intero paese nello sconforto. Non c’è nessun vigliacco che la colpisce alle spalle. Il suo operato è sotto gli occhi di tutti. Le ripeto, questo giornale è fatto anche dalle persone che lo leggono e spesso la redazione diventa un tramite. Si prenda le lodi e le critiche che spettano ad ogni onesto e buon uomo politico. Delle critiche faccia tesoro più delle lodi, perché è partendo da esse che si diventa politici, ma soprattutto UOMINI migliori. E allora sì, potrà essere anche un buon sindaco. Si metta alla prova. I cittadini la aspettano! Le cito un grande giornalista italiano, Indro Montanelli, che a suo tempo si confrontò con grandi politici italiani. Io, da persona onesta e umile quale mi ritengo, ho tanto da imparare dal primo, lei ha tanto da imparare dai secondi. Quantomeno in senso dell’umorismo. “Tutto questo mi evoca dei ricordi poco simpatici. Era il Fascismo che si conduceva così. Era il Fascismo che proibiva la satira, che in un paese civile e democratico dovrebbe essere assolutamente indenne da controlli politici; perché la satira non ha niente a che fare con la politica, anche se prende in giro la politica, ma si sa che è satira. Ed ogni regime serio e democratico accetta la satira, come si accettano le caricature. Era Mussolini che non le sopportava”. E aggiungiamo noi “era Russo che non le sopportava”.
Il direttore Enzo Santoro risponde al sindaco: "Ogni regime serio e democratico accetta la satira, come si accettano le caricature. Era Mussolini che non le sopportava". http://www.vivicasagiove.it/notizie/direttore-enzo-santoro-risponde-al-sindaco-regime-serio-democratico-accetta-la-satira-si-accettano-le-caricature-mussolini-non-le-sopportava/
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