lunedì 5 settembre 2016

Fingono di sbattere contro la sua auto e tentano la truffa dello specchietto

A raccontare l’episodio ai carabinieri della stazione locale è stata la stessa vittima della truffa. Un uomo di circa trent’anni, infatti, nei giorni scorsi ha riferito alle forze dell’ordine che due giovani balordi a bordo di una Fiat Panda nera, hanno simulato un piccolo sinistro stradale tentando di porre in essere l’ormai nota “truffa dello specchietto”. Si tratta di un trucco relativamente semplice che consiste nel far credere all’automobilista in transito che la sua macchina abbia involontariamente urtato lo specchietto retrovisore dell’auto di chi sta mettendo in atto la truffa. La vittima sentirà il rumore di un colpo secco sulla propria carrozzeria, di solito sulla fiancata, (provocato in realtà da una pallina, un bastone, un sasso, ecc…) avendo l’illusione di un urto. Subito dopo entrano in scena il clacson ed i lampeggianti di un auto che invita il malcapitato a fermarsi: da qui la vera e propria recita del truffatore che, dopo aver mostrato il proprio specchietto retrovisore rotto, facendo leva su esorbitanti aumenti del premio assicurativo in caso di mancato accordo, chiede solitamente dai 50 ai 200 euro per risolvere la faccenda senza mettere di mezzo assicurazione o forze dell’ordine, magari anche con l’aiuto di un complice pronto a testimoniare che è andata proprio così. A questo punto la vittima solitamente paga, convinto di aver effettivamente causato il danno. Ma questa volta le cose non sono andate così: il giovane, consapevole di non aver urtato alcuno specchietto e conscio dell’espediente solitamente posto in essere per raggirare ignari automobilisti, non ha ceduto alle richieste dei due uomini, ha spinto il piede sull’acceleratore ed è fuggito. Poco dopo ha denunciato tutto agli uomini dell’arma.


Si invita la cittadinanza a prestare sempre la massima attenzione ad episodi analoghi da cui ci si può difendere con piccoli accorgimenti validi anche qualora il danno fosse stato effettivamente causato: mai lasciarsi convincere a pagare subito in contante; insistere per compilare la constatazione amichevole di incidente senza lasciarsi scoraggiare dal fatto che “è solo un piccolo danno”.


Di fronte alla vostra fermezza, chi vi è davanti, se è davvero un truffatore, sceglierà di desistere e di allontanarsi il più in fretta possibile. In questo caso, se potete, annotatevi la targa e segnalatela subito ai Carabinieri contattando il numero di emergenza 112. Inoltre, consultando il sito www.carabinieri.it, nell’apposita sezione dedicata al cittadino, è possibile reperire tutta una serie di consigli per tutelarsi in situazioni simili. Infine, in caso di dubbi, non esitate a contattare il numero di emergenza 112 per ricevere immediata assistenza ed i primi consigli del caso.


L’uomo era bordo della sua Citroen, quando i due balordi hanno iniziato ad urlare contro di lui, chiedendogli di fermarsi. L’uomo percorreva viale Carlo III, all’altezza dell’Hotel Vanvitelli. Quando il giovane ha rallentato l’auto i due gli hanno detto: “Hai rotto lo specchietto della nostra macchina”, il giovane ha intuito da subito che si trattava di una truffa, anche perché non c’era stato nessun scontro tra auto. Impaurito ha spinto il piede sull’acceleratore ed è fuggito. Poco dopo ha raccontato denunciando l’episodio accaduto ai carabinieri della locale stazione.


 



Fingono di sbattere contro la sua auto e tentano la truffa dello specchietto http://goo.gl/rkovyY

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