Una bellissima iniziativa targata Terra di Cinema, in collaborazione con Koinè il progetto “Le ali della libertà”. I ristretti della Casa Circondariale di Arienzo vanno in scena venerdì 30 ottobre ore 20.30 nel Teatro della Basilica di S. S. Assunta Piazza Aragona in Santa Maria a Vico, con “C’era una volta nel rione Sanità”. Lo spettacolo è scritto, diretto e interpretato dai ristretti. Anche le scene e i costumi sono ideate e realizzate dagli stessi ristretti, e mirano a creare un contrasto tra la vita in carcere e quella fuori dalle mura. Ecco perché tutto ciò che non ha vita è completamente ricoperto da inserti di giornale con una prevalenza di bianco e nero.
L’OPERATO DEL SODALIZIO TERRA DI CINEMA DI IPPOLITO
E’ il bianco e il nero che vuole rappresentare la staticità, la tristezza, le lancette di un orologio che si sono fermate, la morte. I ristretti che occupano il palcoscenico con abiti per lo più colorati, diventano protagonisti della loro stessa vita,rappresentando il movimento, la speranza, il cambiamento, la libertà, la vita. Per le scene i costumi i ristretti sono stati guidati dalla costumista Teresa Papa(la costumista dei The Jackal). Il progetto è un’iniziativa di Terra di Cinema e Koinè, che dopo l’esperienza di “Silvia ed i suoi colori”, lo spettacolo teatrale dedicato a Silvia Ruotolo, vittima innocente della camorra, le cui scene e costumi sono stati realizzati dagli stessi ristretti della Casa Circondariale di Arienzo, hanno continuato le attività all’interno del carcere realizzando “Le ali della libertà”, ovvero un percorso creativo finalizzato a portare i detenuti a superare le mura del carcere attraverso l’arte. Il percorso si concretizzato nello spettacolo teatrale “C’era una volta nel rione Sanità”. Il progetto “Le ali della libertà” è stato fortemente voluto dalla direttrice della Casa Circondariale di Arienzo, la dottoressa Maria Rosaria Casaburo, sostenitrice delle attività educative a favore dei ristretti. Il carcere visto non cole luogo di detenzione, ma come luogo educativo e di recupero dei ristretti. Il progetto è stato seguito dalle educatrici Rosaria Romano e Francesca Pacelli. Lo spettacolo debutterà ad Acerra, presso il Teatro Italia, grazie al cappellano del carcere, Don Sergio Cristo, che ha coinvolto nell’iniziativa la Diocesi di Acerra. Alla serata, infatti, parteciperà anche il Vescovo di Acerra, Mons. Antonio Di Donna. Lo spettacolo è una commedia che nel primo atto vede protagonista un cafone che si reca al municipio per uno stato di famiglia. Tra equivoci e battibecchi tra l’impiegato e il cafone, lo spettatore si troverà immerso in un momento di esilarante comicità.Il secondo atto, il boss del quartiere confida ai suoi amici del bar le proprie pende d’amore. Il progetto è una produzione di Gaetano Ippolito, che ha attivato i laboratori presso la Casa Circondariale di Arienzo con Teresa Papa.
Le ali della Libertà: attesa per lo spettacolo teatrale dei detenuti del carcere di Arienzo http://www.vivicasagiove.it/notizie/le-ali-della-liberta-attesa-per-lo-spettacolo-teatrale-dei-detenuti-del-carcere-di-arienzo/
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