martedì 29 settembre 2015

Gianni Genovese: "Far ballare una piazza? È possibile e basta davvero poco. Grande lezione di vita dei ragazzi del Lithium"

Far ballare una piazza? È possibile e basta davvero poco: la dose giusta di determinazione a cui va aggiunta una rilevante quantità di voglia di fare, selezionare la musica giusta e il gioco è fatto. Tutto questo è successo in questi giorni a Piazza Matteotti, Maddaloni, in occasione della Festa di San Michele Arcangelo, grazie al Lithium. Il Lithium è un’associazione che esiste sul territorio cittadino da qualche anno grazie al quale, nonostante le difficoltà e qualche ostacolo accuratamente posto sulla loro strada, il centro della città è tornato a vivere.


 Scriveva Jack Kerouac: «Ma prima o poi ci sarà una nuova generazione di giovani che svegliandosi dal torpore, nel quale il potere li ha intrappolati, rovisteranno nelle soffitte impolverate dei loro genitori e troveranno uno zaino e un sacco a pelo e a questo punto andranno “lungo la strada” a riprendere il cammino interrotto». I Ragazzi del Lithium hanno tirato fuori dalla soffitta una festa ormai impolverata da menti sonnolenti, la festa in questione è quella del patrono, San Michele Arcangelo. I Ragazzi del Lithium l’hanno tirata fuori dalla vecchia soffitta portandola in piazza ai cittadini così come la ricordavano.


Quest’anno tra mille polemiche l’amministrazione ha affidato a Pasquale Giordano il compito di responsabile esecutivo e direttore artistico. Questi ha coinvolto dalla prima riunione i giovani che con le loro idee da qualche anno sono, spontaneamente, attivi sul territorio per risvegliarlo dal torpore di anni del “Non Fare”. Un week end all’insegna della musica: a partire da Sabato scorso, giorno di inizio dei festeggiamenti, quando sul palco di piazza Matteotti sono saliti vari artisti quali: i Caraibici Street con AntonioSanto Scuoladiballo FantasyDance, i Maleizappa, gli A’Cumba, i TheRivati & Sabba e gli Incensurati.


La festa di San Michele Arcangelo è quella che chiude le feste patronali della provincia di Caserta, quella che attirava persone da tutta la provincia per i suoi giochi pirotecnici, artisti di importanza nazionale, bancarelle, parco giochi allestito tra i più grandi di qualsiasi festa o sagra, attrazioni di vario genere che rispecchiavano la tradizione cittadina senza perdere di vista il lato religioso. La processione dell’arcangelo Michele attirava migliaia e migliaia di fedeli, uno degli stendardi portava le donazioni dei concittadini immigrati nel resto del mondo. Fasti e storie di una festa che da anni è diventata soltanto il palcoscenico su cui qualche buon tempone è voluto salire per un momento di protagonismo senza però riuscire a concretizzare nulla.


Grande lezione di vita e uno schiaffo morale da parte dei giovani di questa città che da tempo lavorano sul territorio con un unico scopo: prendersi cura di questa città semplicemente agendo.


Questi giovani sono i ragazzi di Via Amendola, i ragazzi del Lithium che hanno deciso di esserci. Tutti si aspettavano un grande ospite, quasi a voler sfidare il comitato esecutivo dei festeggiamenti; mentre qualcuno criticava, qualcuno sfidava e qualcun altro pronosticava un flop, i ragazzi del Lithium hanno scelto come protagonista della festa in onore di San Michele Arcangelo la musica, l’arte, la cultura. Il Lithium ha dato il suo contributo alla festa senza chiedere nulla, chiamando a raccolta maestri di musica, che hanno portato in piazza Matteotti la musica d’autore, un po’ironica e irriverente, quella classica con De Andre’, Fossati, Rino Gaetano e a passo di musica caraibica Piazza Matteotti si è riempita di persone di ogni età.


Rispetto ai tanti che hanno messo in discussione il comitato esecutivo e l’amministrazione grande lezione di vita da parte del Lithium che ha risposto partecipando con le proprie idee e il proprio lavoro affinché la Festa del Santo Patrono uscisse dall’apatia che l’ha caratterizzata in questi anni ma il contributo del Lithium non è stato solo culturale e artistico, bensì anche “reale” con una cospicua donazione.


Piazza Matteotti da anni all’ombra del cantiere del Municipio, crollato, sembrava rappresentare questa città oramai in decadenza, ed invece grazie all’estro, alla spontaneità e alle idee dei ragazzi del Lithium è stato dimostrato che fare è possibile basta volerlo.



Gianni Genovese: "Far ballare una piazza? È possibile e basta davvero poco. Grande lezione di vita dei ragazzi del Lithium" http://www.vivicasagiove.it/notizie/gianni-genovese-far-ballare-una-piazza-e-possibile-e-basta-davvero-poco-grande-lezione-di-vita-dei-ragazzi-del-lithium/

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