domenica 25 ottobre 2015

“L’elegante pratica del trasbordo” (dalla Rubrica "La Pendolare")

A volte, scrivendo delle mie disavventure, ho come l’impressione di rompere un po’ le scatole o annoiare qualcuno… Se così fosse “ungrandeebelchissenefrega” non ve lo leva nessuno. D’altronde io lo scorso mese avevo avvisato: sarebbe stato un anno duro e pieno zeppo di disagi (previsione già ad Ottobre ampiamente rispettata). In ogni caso non sono io che, frustrata dallo stile di vita, diciamo così, movimentato, scrivo per appioppare il solito pippone sui sacrifici che io e tanti come me affrontiamo ogni santo giorno per provare a vivere decentemente e fare, quantomeno, il proprio dovere. Bene, fatta questa premessa, vi racconto l’accaduto di Giovedì 15 Ottobre 2015. Naturalmente amatissimo Intercity in ritardo di mezz’ora, il manipolo di poveri disgraziati diretti a Roma decide di avventurarsi a Napoli per salire sulla prima Freccia Rossa disponibile (pratica obbligatoriamente frequente nell’ambiente). Giunti a Napoli Centrale, il manipolo si disperde e la maggior parte dei pendolari intelligentemente sale sulla Freccia che di lì a poco sarebbe partita. Indovinate chi invece sceglie (quasi senza accorgersene) di salire sulla Freccia Rossa 1000 che invece sarebbe partita appena 10 minuti dopo la prima sul binario di fronte?? Simona, Mariagrazia e Marianna, 3 illuminate insegnanti, pendolari navigate. Benissimo, la prima Freccia parte regolarmente e regolarmente si saprà essere arrivata in orario. La famosa Freccia Rossa 1000 [intitolata nientepopodimenoche al grande Pietro Mennea, (PORELLO aggiungerei io, lo hanno financo disturbato nella tomba quelli di Trenitalia!)] invece parte poco dopo e mantiene la sua andatura regolare fino al bucolico tratto del Frusinate, quando “bell e buon”, si ferma e lì muore. 10 minuti, 15, 20, 25…Attesa e ansia che crescono come brufoli durante la pubertà, assenza totale di linea telefonica e connessione internet per comunicare il ritardo. Dopo quasi 40 comodissimi minuti viene finalmente svelata la verità: si è scassato il fiore all’occhiello di Trenitalia, la Freccia Rossa 1000. Previsto trasbordo, ossia trasloco di armi, bagagli e passeggeri da un treno all’altro (il tutto sui binari in mezzo al nulla) giunto in soccorso dopo quasi un’ora. Dopo aver montato una pericolante scaletta, inizia la processione solenne del trasbordo di più di 10 carrozze colme di bagagli e passeggeri…Non per dilungarmi, ma sapete con quanto ritardo siamo arrivati a Roma e per giunta non nella stazione prevista (Termini) ma eccezionalmente a Tiburtina? “SOLO” con 2 ore di ritardo! W l’Alta Velocità…a rotelle!



“L’elegante pratica del trasbordo” (dalla Rubrica "La Pendolare") http://www.vivicasagiove.it/notizie/lelegante-pratica-del-trasbordo-dalla-rubrica-la-pendolare/

Nessun commento:

Posta un commento