sabato 26 settembre 2015

“SECURITY ALL’AMATRICIANA” (PART II) (dalla Rubrica ‘La Pendolare’)

La scorsa settimana la disgraziata scrivente ha iniziato a raccontare degli ennesimi, noiosissimi disagi e/o cambiamenti che illustri cervelli pescati negli archivi storici dei grandi cervelli dell’umanità, stanno operando all’interno dell’affollatissima stazione Termini di Roma, punto quotidiano di arrivo e di sclero di molti lavoratori. Si è fatto riferimento, in tal senso, all’evento degli eventi, la Woodstock dei credenti, il Campovolo della religione cattolica, l’esodo di massa verso il centro della cristianità più imponente che si sia mai visto al mondo: IL GIUBILEO!!! Non siamo riusciti nemmeno a far passare i normalissimi e canonici 25 anni dall’ultimo, che la fede ha sentito un irrefrenabile bisogno di essere alimentata come un camino in via di spegnimento. Un tale evento storico/religioso ovviamente merita una messa in sicurezza colossale da parte della città che lo ospita. Naturalmente si deve partire non solo dai luoghi simbolo della cristianità, che saranno presi d’assalto da milioni di fedeli, ma anche (e soprattutto) dai punti di arrivo e partenza degli stessi. Siccome la sottoscritta non è particolarmente pratica di Fiumicino (visto che a scuola è lievemente complesso arrivarci in aereo!), allora si dedica anima, corpo e ciccia all’amata (?) stazione Termini. Tra vetrate che sanno di Linea Maginot, percorsi tortuosi che nemmeno chi ha inventato il Camel Trophy avrebbe potuto immaginare di poter essere superato, un turista, una persona di passaggio, o chiunque altro si trovi a NON frequentare assiduamente una stazione, FORSE non fa caso a questi “piccoli” inconvenienti, ma chi la stazione la vive, almeno due volte al giorno ahimè, sa bene che questi inconvenienti sono piacevoli come la ceretta totale all’inguine. Non oso immaginare quindi quello che accadrà a partire da Dicembre e per ben 12 mesi (il precedente Giubileo, quello del 2000, ovviamente da me non è stato vissuto in quanto non studiavo nemmeno per diventare insegnante, bensì avvocato…Cos e pazz!). Ma di questo avrò modo di scrivere e raccontare quando L’EVENTO sarà imminente e lì…Ce ne saranno di cose da dire, momenti di scarsissima sopportazione, attimi lunghi secoli di intolleranza…Come si suol dire nel gergo (?) giovanile e moderno SOFFRITEMI!!!



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