domenica 29 maggio 2016

Vecchi riti di giovani candidati

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un nostro lettore


La campagna elettorale per la carica di sindaco e il rinnovo del consiglio comunale si è aperta all’insegna del: “bruciamo il passato ed apriamo le porte ad un meraviglioso futuro; cacciamo via i vecchi buoni a niente e mettiamoci al loro posto sicuri di fare meglio, grazie proprio alla nostra giovane età”.


Si rottami, dunque!


Ma è la strada giusta?


I risultati nazionali, se oggettivamente considerati, dicono di no!


Non c’è la diminuzione della disoccupazione, ma il vertiginoso aumento delle disuguaglianze, che lapidariamente si esprime con l’aumento dei poveri indigenti, l’esagerato arricchimento di alcune elites, la chiusura di innumerevoli attività produttive, l’assistenza sanitaria ridotta all’osso.


Nonostante sia questo il risultato e le amministrative l’occasione per fare sentire il proprio dissenso, anche sulla scena locale sono presenti emuli della politica nazionale: chi con spettacolari apparizioni e chi con ideali apparentemente stellari.


La scelta non è felice per la nostra città. Questa cura in prospettiva è sicuramente inefficace. 


Più accuratamente dovrebbero proporre agli elettori di Casagiove programmi seri e soprattutto attuabili. Non c’è bisogno di fare interrogazioni in classe e rappresentazioni di fine anno scolastico: esponete i vostri programmi, piuttosto che mettervi a gareggiare a chi meglio riesce ad impressionare. Del resto si sa, dopo la luna di miele elettorale, il conto si paga per intero e la nostra realtà è molto piccola e di imperitura memoria. 


Occorre confrontarsi con le realtà esistenti nei bilanci del Comune che consentono, anche al più accorto e probo amministratore, di fare ogni giorno solo dei piccoli passi verso un cambiamento definitivo. 


La sfida, dunque, è proprio di chi è consapevole di questo limite. Il “saper fare” nel campo amministrativo consente di percorrere incessantemente tanti piccoli passi verso un risultato solido, tramutando il limite in opportunità.


L’entusiasmo giovanile può sostenere, ma non basta di fronte a realtà complesse e problematiche come le amministrazioni locali. E poi è evidente che tanta gioventù è sempre “adeguatamente indirizzata” da figure politiche che del giovane non hanno alcuna caratteristica. E’ sotto gli occhi di tutti che esse sono capaci di fare esprimere anche il nuovo solo con i vecchi riti, fatti di pubbliche investiture e sacramentali unzioni.


Grave e fondato è il sospetto che, oltre la forma esterna, anche il contenuto potrebbe involvere in una precoce senilità.


E’ sorprendente che i paladini dell’antipolitica tacciano dopo certi spettacoli.


Viva Casagiove!


 



Vecchi riti di giovani candidati http://www.vivicasagiove.it/notizie/vecchi-riti-giovani-candidati/

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