sabato 12 settembre 2015

Progetto Canapa: un"opportunità da cogliere. A Caivano un convegno sulla Canapa in Terra dei Fuochi

CAIVANO – Ieri sera, presso la sala conferenze dell’ Hotel “Il Roseto” si è svolto un convegno intitolato: “Canapa in Terra dei Fuochi”. All’evento erano presenti autorità civili e religiose, e esponenti del campo agricolo e dell’agronomia. il convegno è stato salutato dal primo cittadino caivanese, il dott. Simone Monopoli, e dall’assessore del Comune di Caivano, l’ arch. Vincenzo Mascolo. Presente anche l’arch. Umberto Riccio, presidente del Consorzio Distretto turistico Caserta. Significativi sono stati anche gli interventi di saluto dell’ avv. Claudio Castaldo e del dott. agronomo Pasquale Crispino, nonch consigliere dell’Ordine dei Dottori Agronomi della Provincia di Caserta.


Dopo gli indirizzi di saluto, ha preso parola il dott. Domenico Bovienzo, presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Periti Tabacco, che ha presentato ed illustrato in maniera esaustiva il cosiddetto “Progetto Canapa: un’opportunità da cogliere”. Il progetto presentato dal dott. Bovienzo è stato fondamentale per conoscere in breve la storia della canapa, che tutti sappiamo che in epoca borbonica veniva posta nei celebri “Regi lagni” di macerazione, ma anche per conoscerne le sue qualità. Soprattutto in quest’ultima caratteristica, è intervenuto il sign. Rosario Scotto, presidente della “Sativa Molise”. Egli con passione e professionalità ha esposto in che maniere la canapa può essere coltivata e trattata, ma soprattutto ha voluto far comprendere come da questa fibra, possono essere ricavati squisiti prodotti alimentari, in modo particolare l’olio prodotto dai suoi semi.


Molto forte e significativo è stato l’intervento del sacerdote don Maurizio Patriciello, che ha voluto ricollegare l’agricoltura locale al problema dell’inquinamento dei terreni, oggi purtroppo pieni di rifiuti, a causa non solo della mala vita organizzata, ma anche dei “silenzi” da parte della politica.


Questo convegno, è stato non solo un momento di riflessione scientifica, ma anche un momento per rispolverare la nostra memoria storica, proprio perché la coltivazione di canapa ha fatto parte della nostra storia, e proprio ricollegandosi al fattore storico, il casertano e il napoletano, infatti, sono territori prevalentemente agricoli, storicamente ricchi di eccellenze, che soffrono la mancanza di investimenti in ricerca e nuove tecniche innovative. Da un lato la disaffezione da parte dei giovani alla cultura del lavoro agricolo e dall’altro la questione “Terra dei fuochi”, incentivano il fenomeno dell’abbandono della terra rischiando così di relegare all’oblio le tradizioni secolari della “cultura contadina” locale.


Il progetto consta di numero quattro incontri ripartiti nell’ area dove veniva coltivata la canapa: Caivano (11 settembre), Macerata Campania (25 settembre), San Felice a Cancello (6 ottobre) e incontro conclusivo al Belvedere del Real Sito di San Leucio in Caserta.



 



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