Superare Equitalia entro il 2018, anno in cui secondo Matteo Renzi andrà definitivamente in pensione. Il premier ha ribadito lunedì come intende cambiare i meccanismi che incutono il terrore tra i contribuenti italiani: “Manderemo ai cittadini via sms tutte le scadenze – ha detto – faremo un’applicazione che, se vuoi, paghi con un clic”.
Restano ancora da risolvere alcuni nodi importanti, prima dell’accorpamento di Equitalia con l’Agenzia delle Entrate. Come riporta il sito StudioCataldi.it, il primo nodo riguarda le funzioni attualmente svolte da Equitalia, che dovrebbero rimanere “le stesse, perché non si può aprire un buco nel bilancio pubblico”. Il sistema di riscossione svolge un ruolo fondamentale tra le funzioni di Equitalia, con l’obiettivo di recuperare 9 miliardi di euro che nel bilancio dello Stato occupa una posizione di rilievo. I sindacati hanno quindi chiesto un incontro urgente all’ad di Equitalia Ernesto Maria Ruffini, per chiarimenti sulla questione: “Chi da domani svolgerà tale indispensabile funzione volta a far comprendere a un numero sempre maggiore di cittadini il valore (diritto/dovere di ognuno) di contribuire solidalmente al reperimento delle risorse necessarie alla vita della collettività?” hanno chiesto i sindacati.
Al secondo posto tra i nodi da sciogliere prima della “chiusura” di Equitalia c’è la questione dipendenti, il cui passaggio alle Entrate crea problemi a partire già dal contratto. Altro ostacolo da non sottovalutare è il fatto che Equitalia non riscuote solamente le somme dovute alle Entrate, giacché svolge la medesima funzione anche per l’Inps, per oltre seimila comuni e altri enti. Il che renderebbe inevitabile, secondo i più, la costituzione di una struttura ad hoc per la riscossione.
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