“X-Men: Apocalisse”
Genere: Azione, Fantascienza, Avventura
Regia: Bryan Singer
Sceneggiatura: Simon Kinberg, Bryan Singer, Michael Dougherty, Dan Harris
Cast: James McAvoy, Michael Fassbender, Jennifer Lawrence, Oscar Isaac, Nicholas Hoult, Evan Peters
Anno: 2016
Durata: 142′
Trama:
Apocalisse, una figura tanto antica quanto divina, il mutante originale, è stato richiamato sulla Terra dopo migliaia di anni. Al suo risveglio trova un mondo corrotto e diviso: in mancanza di un Dio, lui ha deciso di prendere il suo posto. Gli unici capaci di fermarlo sono gli X-Men del professor Xavier, tra vecchie conoscenze e giovani dai poteri mai visti prima.
Recensione:
Tra tutte le saghe cinematografiche supereroistiche e non, poche si sono rivelate complesse come quella degli X-Men. Dopo ‘X-Men: Giorni di un futuro passato‘ (che tutto sommato non era niente male) la cronologia della saga è diventata veramente difficile da seguire. Vicende e storie interamente bypassate, personaggi nuovi che in realtà sono vecchi, relazioni che prima esistevano e che adesso sembrano essere totalmente ignorate. Una confusione ingiustificata, che a ragione è stata derisa anche in ‘Deadpool‘, film che teoricamente fa parte della stessa saga.
Quest’ultimo ‘X-Men: Apocalisse‘ vive in questa condizione, e per la maggior parte ne soffre. Essendo in una posizione delicatissima di ‘film dopo il film che ha stravolto tutti gli altri film di prima’, quest’ultimo si ritrova a dover fare continuamente richiami, strizzatine d’occhio, battutine, correzioni, anticipazioni e quant’altro per cercare di far quadrare tutto il più possibile. Chi non ha effettivamente visto i film precedenti probabilmente non se ne accorgerà nemmeno, ma per chi ha seguito l’intera saga sarà come sentirsi continuamente imboccato da qualcuno che continua a ripeterti “Hai visto? Qui è come il film di prima! Qui invece è una cosa che fa ridere perché succede nel film ancora prima! Che spasso, eh?”. Il massimo del fastidio viene raggiunto con una battuta fatta da uno dei personaggi che, uscendo dalla visione del film ‘Il ritorno dello Jedi‘ al cinema esclama che di ogni saga cinematografica “[…] il terzo è sempre il peggiore”. Un rarissimo caso cinematografico di auto-calcio negli stinchi, dato che il riferimento è palesemente a ‘X-Men: Conflitto finale‘, terzo capitolo della saga (teoricamente) originale, notoriamente uno dei più fiacchi. Paradossalmente questa definizione si applica anche a ‘X-Men: Apocalisse‘ stesso, il terzo della saga (teoricamente) nuova, quindi l’auto-calcio negli stinchi diventa contemporaneamente un’auto-ginocchiata nelle gengive. Il risultato è comunque cinematograficamente doloroso. Tutto ciò sarebbe anche sopportabile, se almeno il film fosse di alto livello, ma purtroppo ci sono fin troppe ragioni per cui sulla carta ‘X-Men: Apocalisse‘ non funziona. Se per quanto riguarda costumi e scenografie si può notare un ottimo lavoro fatto nel ricreare l’atmosfera degli anni ’80, lo stesso non si può dire per la regia e il montaggio: tutto sembra sempre troppo pomposo, troppe inquadrature montate troppo velocemente anche in momenti dove invece servirebbe calma. Si tratta di inquadrature dall’ottima fotografia e con giochi di luce molto interessanti, ma alcune passano così velocemente durante dei semplicissimi dialoghi che l’occhio non riesce ad elaborare. Questo senso di melodramma a tutti i costi contagia anche la sceneggiatura, che non si fa mai mancare dialoghi da soap opera che spiegano cose che lo spettatore già ha capito venti minuti prima, monologhi per spiegare al supercattivo che l’amicizia è il potere più forte di tutti, o momenti come quello in cui il Magneto interpretato da Michael Fassbender, dopo un tragico evento (rappresentato in maniera così ridicola da sembrare quasi comico) è in ginocchio e alza le mani al cielo in un invettiva a Dio, un momento che sembra quasi la parodia di sé stesso. O in un’altra situazione (per motivi di spoiler, non entrerò nei dettagli) in cui un generale, commentando un pericolo imminente, esclama “DANNAZIONE, STA PARLANDO DI TUTTO IL MONDO!!” con un tono e un espressione facciale che ricordano il miglior Maccio Capatonda degli Anni d’Oro di Mai Dire Martedì, davanti al quale è impossibile trattenere la risata, anche se si tratta teoricamente di uno dei picchi di tensione drammatica massima dell’intero film (tuttora non so se si tratti di una pura questione di doppiaggio o se in originale è anche più divertente).
In più ci sono da considerare questioni come: personaggi secondari messi lì solo per fare numero, come Psyloche, interpretata, ahimè, dalla bellissima e bravissima Olivia Munn; buchi di trama come se non ci fosse un domani; personaggi che prendono decisioni importantissime senza alcuna base a motivarli; rapporti causa-effetto incoerenti. Le cose succedono e basta, non ci si è neanche preoccupati di rendere sensata la consequenzialità degli eventi. Perché diavolo cinque arabi vestiti di stracci avrebbero deciso di risvegliare Apocalisse? Come sono arrivati alle conoscenze necessarie per farlo? Perché, di base, risvegliare un essere se sai che il suo nome è Apocalisse?
E poi, per finire, ‘X-Men: Apocalisse‘ cede fin troppo nel fanservice, fin troppe chicche per accontentare i fan, chicche che sono solo una distrazione per chi non è appassionato. Come la scena di Quicksilver, fatta solo per accontentare i fan a cui era piaciuta la scena di Quicksilver nel film precedente, o il fatto di rendere un personaggio finora marginale come Mystica un personaggio importantissimo solo perché è interpretato da un’attrice importante come Jennifer Lawrence.
In definitiva, ‘X-Men: Apocalisse‘ non è un film brutto, o almeno non brutto come ‘Batman v Superman: Dawn of Justice‘ (che è proprio sbagliato a livello cinematografico, fumetto o non fumetto), ma è sicuramente un cinecomic con alte aspettative e alto potenziale che si è rivelato essere solo un altro cinecomic banale, insipido e senza personalità come tanti altri.
Voto finale: 6-/10
X.Men: Apocalisse: la recensione di Mauro Simonetti (dalla rubrica "ViVi il Cinema") http://www.vivicasagiove.it/notizie/x-men-apocalisse-la-recensione-mauro-simonetti-dalla-rubrica-vivi-cinema/
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