Amaramente sono costretta a constatare che anche quest’anno si avvicina il Natale… Quindi, in barba alle belle vetrine addobbate, ai megagalattici/stratosferici/iperesagerati pranzoni e cenoni, ai vari “A Natale puoiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii” (francamente pieni di ipocrisia!), agli auguri sincerissimi A TE E FAMIGLIA, io scrivo la mia bella letterina a Babbotto Natale.
“Caro Papino panzuto con mezzo di trasporto trainato da cornute bestioline pelose, anche quest’anno stai per ritornare da noi e allora io, da ragazzaccia quale sono, mi permetto umilmente di scriverti due righe per farti le mie insolite richiestine. Da povera e disperata pendolare quale sono ormai da 7 anni, ti chiedo di portare treni meno zozzi e più sicuri, macchinisti più solerti, passeggeri più simpatici, controllori dei titoli di viaggio meno figli di Cerbero. Forse questi regali non sono proprio facilmente reperibili per te, ma tu che sei buono e magnanimo (oltre che magnone!), esaudirai le mie innocenti richieste… In caso contrario ti aspetto l’anno prossimo per la resa dei conti… Intanto BUON NATALE a te, a chi mi legge, alle mie colleghe/amiche (alcune) che mi sopportano e alle quali spero di piacere così come sono, a chi il Natale lo sente sempre meno come me, a chi a Natale ha ancora voglia di immaginare qualcosa di buono… Nonostante tutto, come faccio ancora io!
“E’ NATALE…UN’ALTRA VOLTA!” http://www.vivicasagiove.it/notizie/e-nataleunaltra-volta/
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