lunedì 29 febbraio 2016

29 febbraio: un compleanno ogni 4 anni

Chi è nato nell’anno bisestile? Un compleanno ogni 4 anni per diversi personaggi che in un anno con 366 giorni vi nacquero: come papa Paolo III, al secolo Alessandro Farnese colui che volle il concilio di Trento, che nacque il 29 febbraio del 1468. Anche il compositore del Barbiere di Siviglia, Gioacchino Rossini, fu uno di questi: difatti nacque il 29 febbraio 1792. Internazionalmente questo giorno è divenuto, appunto per la sua rarità, la giornata nazionale delle malattie rare.


L’anno bisestile fu introdotto nel lontano 46 a.C. da Caio Giulio Cesare: si trattava di un anno con 366 giorni che ricadeva ogni quattro anni e occorreva a recuperare le ore di scarto rispetto a quello solare, durando questo in verità 365 giorni e 6 ore. Il giorno in più in questione è il 29 febbraio, che per l’appunto compare sul calendario solo ogni quattro anni. La regola gregoriana afferma che: “Un anno è bisestile se il suo numero è divisibile per 4, con l’eccezione degli anni secolari (quelli divisibili per 100) che non sono divisibili per 400”. In questo modo la durata media di un anno diverrebbe 365,2425 giorni. Storicamente già nel vecchio calendario Giuliano si era ritenuto necessario aggiungere un giorno per regolare le stagioni, per questo veniva inserita una giornata al 24 febbraio, cioè il sexto die ante Kalendas Martias, il sesto giorno prima delle calende di marzo, in poche parole il bis sexsto, dunque il bisesto.


In terra anglosassone si parla di leap year, cioè di anno del salto, perché le date successive al 29 febbraiosono spostate in avanti di due giorni della settimana, invece di uno solo rispetto all’anno precedente. Sempre storicamente papa Gregorio XII, per mezzo della bolla papale del 1582 “Inter gravissimas”, eliminò del tutto tre anni bisestili ogni 400, dall’inizio del secolo. Questo accadde perché ci si reso conto di uno slittamento in avanti dei giorni eccessivo, rischiando di far festeggiare la Santa Pasqua in estate. In quello stesso anno, grazie al pontefice si saltò improvvisamente dal 4 al 15 ottobre.


Anno bisesto, anno funesto”: questo è il detto che ancora oggi si sente pronunciare in riguardo all’anno bisestile, solo perché in antichità i Romani dedicavano quel giorno in più alla celebrazione dei defunti. Altri i proverbi e i detti: “Anno bisesto anno funesto e triste quello che gli viene appresso”, e anche “Anno bisesto tutte le cose van di traverso”, oppure “Anno bisestile chi piange e chi stride”, non tralasciando la diceria che lo vuole anche detto “anno della balena”, secondo la credenza che il cetaceo partorisca ogni quattro anni.  Diversa la ricorrenza nostrana a Bologna, per cui da un paio di anni si festeggia l’Error day, il giorno sbagliato.



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