La Soprintendenza dice "si" al Vittoria. Rotunno: un lavoro che ha premiato tutti

CASAGIOVE. È la notizia che in molti si auguravano di leggere. Questa mattina la Soprintendenza ha finalmente espresso parere positivo all’apposizione del vincolo che riconosca l’interesse storico-artistico del Cineclub Vittoria, dando avvio al procedimento che ne favorisca l’emanazione. Dopo un travagliato iter costituito da incontri tra le parti interessate e sopralluoghi in loco per verificare  la  sussistenza  del valore storico e culturale dell’immobile, si dice soddisfatto l’assessore Davide Rotunno che nella sua ultima dichiarazione ha voluto ringraziare l’avv. Enrica Alifano e Francesco Evangelista “per l’incessante lavoro di ricerca e raccolta di documenti finalizzato alla realizzazione di un vero e proprio dossier consegnato poi personalmente alla Soprintendenza. Un impegno costante profuso che è servito oggettivamente a supportare le delibere prodotte dal consiglio comunale”. Un lavoro che, dunque, alla fine ha premiato sia chi l’ha svolto silenziosamente in prima persona, lontano dai clamori giornalistici, sia i cittadini casagiovesi che non hanno mai desistito nel perdere la speranza. Altresì, l’assessore Rotunno sottolinea l’importanza di dover procedere ulteriormente su questa strada, affinchè questo primo passo non si vanifichi, ma che possa effettivamente trasformare un desiderio, che ci accomuna tutti, in una realtà tangibile. Da questo momento la Soprintendenza ha avviato le procedure per ottenere il vincolo culturale sull’immobile e la macchina burocratica, salvo ricorsi, dovrebbe portar tutto a compimento in tempi brevi. “Oltre l’orgoglio personale di aver raggiunto questo risultato sono contento – conclude Rotunno- per la città di Casagiove e per tutti i casagiovesi che in ogni modo hanno vissuto la vita del Cineclub Vittoria”. È un momento fondamentale per chi, come noi, ha sempre creduto nella possibilità di dover fortificare il sostrato storico del nostro territorio e, proprio oggi, che piovono buone notizie ravviviamo la speranza di poter tramandare tutta la ricchezza del nostro patrimonio culturale. Non è pura retorica, ma l’atteggiamento mentale di chi ha sempre sostenuto che dobbiamo continuare a costruire  e a batterci per quello che si vuole ottenere, perché ognuno è padrone del proprio destino.

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